Roma. Viabilità, Torpignattara: Cercasi soluzione disperatamente
La richiesta di Romait ai responsabili alla mobilità del Comune e del VII Municipio di Roma
Migliaia di romani, forse decine di migliaia, che ogni mattina dal quadrante Est debbono raggiungere l’EUR per andare a lavorare, hanno poche strade a disposizione e tutte con lunghi tratti, quando non esclusivamente, a carreggiata singola: la direttrice Togliatti – Capannelle, quella via di Centocelle – via del Quadraro e in ultimo Via di Torpignattara – Porta Furba – Arco di Travertino. Tutte collegano la Casilina con l’Appia, che poi si collega all’EUR passando via Tor Carbone e Tor Pagnotta.
Un problema strutturale, vecchio di 50 anni; strade concepite quando le auto private erano poche, quasi rare, successivamente mai adeguate alla lenta ma inesorabile crescita della mobilità urbana.
Via di Torpignattara in particolare, oltre al flusso proveniente da via di Centocelle, veicola altri due flussi provenienti da via Casilina e tutti all’altezza dell’Acquedotto Alessandrino. Il primo proveniente dalla periferia: poiché all’incrocio tra via Casilina e via di Torpignattara è vietata la svolta a sinistra, le auto attraversano la Casilina al semaforo precedente, si infilano nelle tortuose vie del quartiere sino a via dell’Acquedotto Alessandrino che si affaccia su via di Torpignattara. Il secondo flusso proviene dal centro: le auto da via Casilina svoltano a destra all’altezza del Supermercato Carrefour di viale Filarete e proseguono In via Aicardi fino all’ingresso in via di Torpignattara.
Tre flussi di auto convergenti in un unico punto e che debbono necessariamente alternarsi perché la "forchetta" dell’acquedotto consente il passaggio di una sola auto per volta.
Il risultato? Lasciamo parlare le foto, alcune da Google map, altre prese “on air”, per meglio consentire al lettore di comprendere la situazione.
Noi di Romait siamo perfettamente consapevoli che questo sia un nodo molto difficile da risolvere, ma rimane che questo è un nodo da risolvere. Nei tempi lunghi con interventi strutturali (e se ci vogliono anni, prima si parte meglio è); nel breve periodo presumibilmente con un presidio, almeno nelle prime ore del mattino, dei vigili urbani e, azzardiamo, con piccole modifiche alla viabilità, obbligando le auto provenienti da via dell’Acquedotto Alessandrino e via Aicardi a svoltare solo a destra. In questo modo si eviterebbe un flusso, oltre agli incroci che generano ulteriori difficoltà alla viabilità.
Una richiesta che giriamo direttamente agli assessori alla Mobilità del Comune di Roma Linda Meleo e del V Municipio Dario Pulcini.
Un intervento anche piccolo sarebbe una boccata di ossigeno per migliaia di lavoratori; nella speranza che un giorno, forse, diventi realtà l’ormai mitologico percorso tranviario tangenziale Saxa Rubra – Togliatti – Laurentina, di cui si vagheggia dal 1962 ma che nessuno ha mai pensato di tradurre in realtà.