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Roma. Vicenda Casal Bruciato, reazioni dei politici: come sia possibile?

I commenti, il pensiero di alcuni esponenti politici in merito alle tensioni suscitate dall’assegnazione di una casa a una famiglia rom

"Grazie alla Raggi e al Pd oggi Roma è ufficialmente una città razzista nei confronti dei romani. Mentre l'amministrazione Cinque Stelle continua a dare le case popolari ai rom che vengono dai campi nomadi, come sta accadendo in queste ore a Casal Bruciato, in Campidoglio il M5S vota insieme al Pd contro la proposta di Fratelli d'Italia: dare priorità a chi risiede da più tempo a Roma nell'accesso ai servizi sociali e alle case popolari.

L'ennesima conferma che i grillini e il Pd non sono altro che le due facce della stessa sinistra anti-italiana. Noi continueremo la nostra battaglia a difesa dei diritti dei cittadini romani". E' quanto dichiara il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.

"Io non parlerei di problema, il problema lo creano quegli individui imbecilli che a un mese dalle europee strumentalizzano in maniera esclusivamente politica e a fini personali la paura di chi ignora una realtà e una cultura diversa.

Abbiamo parlato con la famiglia, avevo nove bimbi in ufficio e sono spaventati: non esistono bambini rom e bambini italiani, esistono i bambini". Lo ha detto l'assessore al Patrimonio di Roma Capitale, Rosalba Castiglione, intervenendo ai microfoni di Radio 24, in merito alla vicenda di Casal Bruciato.

"Queste persone ieri sono passate dalla felicità più grande, quella di avere una bella casa all'interno di un quartiere carino con gente perbene, con una sicurezza, serenità e possibilità di integrazione e futuro che non è possibile all'interno dei campi, fino alla tragedia quando hanno visto le persone radunarsi sotto la palazzina- ha spiegato Castiglione- i bambini pensavano che fosse una festa per accoglierli, invece sono stati accolti con insulti e minacce con una bimba che probabilmente dovrà essere portata in ospedale perché ha avuto una crisi di panico pesante, un'altra con la febbre alta, tutti con gli occhi spaventati.

Io sono in difficoltà e mi sto vergognando a spiegare a queste famiglie che il loro diritto in qualche modo verrà tutelato, perché ne hanno diritto".

"Sulle assegnazioni di case popolari, sono sempre più gravi e inaccettabili le strumentalizzazioni di CasaPound e della destra in doppio petto seduta in Parlamento. Come al solito, vigliaccamente, attaccano gli ultimi, in questo caso famiglie Rom impegnate in percorsi di integrazione". Cosi' Stefano Fassina, consigliere comunale di Sinistra x Roma, in via Satta a Casal Bruciato a Roma.

"A Roma, vi è da decenni, una drammatica carenza di case popolari- spiega Fassina nella nota- ma CasaPound e destra istituzionale, invece di chiedere l'utilizzo per fini pubblici delle decine di migliaia di appartamenti sfitti dei palazzinari, alimentano la guerra tra chi è più in difficolta'. Serve un piano nazionale di edilizia residenziale pubblica.

A tal fine, nell'autunno scorso abbiamo presentato un Disegno di Legge. La Sindaca Raggi deve rivolgersi al Governo e alla Regione per impegni precisi e vincolanti per le periferie". 

"Ancora una volta vorrei essere chiaro su questo: chi non vuole che una casa venga assegnata a una famiglia che ne ha diritto solo perché è una famiglia rom, è banalmente un razzista. E non si usi la difficoltà delle periferie come giustificazione. Non parlo di periferie da dietro a una tastiera: proprio perché le conosco e le vivo posso dire che sono piene di gente che non ragiona così e che non va a minacciare donne e bambini.

E che non è razzista". Cosi' su Facebook Matteo Orfini, deputato Pd, commenta i fatti di Casal Bruciato, a Roma, dove ci sono proteste per l'assegnazione ad un nucleo familiare di una casa popolare. "Spero che istituzioni e forze dell'ordine sappiano difendere il diritto di quella famiglia a vivere nella propria casa in pace. Al mio partito voglio dire una sola cosa. Di fronte a una destra che lucra consenso soffiando sul fuoco e scatenando guerre tra poveri, non si pu avere alcun dubbio su cosa fare: stare dalla parte opposta", conclude Orfini.

"Siamo qui a Casal Bruciato per difendere la legittima assegnazione di una casa popolare che gruppi dell'estrema destra fascista vorrebbero impedire. La soluzione non può essere ancora una volta l'allontanamento della famiglia legittima assegnataria a causa delle inaccettabili minacce dovute all'etnia di appartenenza. Depositeremo con i nostri legali un esposto in procura per accertare la responsabilità di chi consente continue manifestazioni non autorizzate.

È incredibile che oggi, come sabato a Tor Vergata, tutto questo avviene all'interno di un giardino condominiale di un edificio gestito dall'Ater, sotto il balcone dell'appartamento, in uno spazio pubblico, con tanto di gazebo e nonostante la presenza delle forze dell'ordine.

Crediamo sia anche urgente accertare quali interessi economici si nascondano dietro queste azioni e come sia possibile che una strategia violenta e fascista come quella dei manifestati di Torre Maura risulti vincente e raggiunga i risultati sperati". Cosi' in un comunicato Simone Sapienza, segretario di Radicali Roma.  (Dire)  (Foto di repertorio)

 

 

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