Roma, Video metro B, Rapper Gast: Ma che sequestro Metro solo goliardata
“Ma perché l’attenzione è su di me e non sulla gente che muore di fame fuori dalle stazioni delle metro?”
"Non sono un terrorista. Ho fatto una goliardata, ho aperto una porta che era già aperta. Ma perché l'attenzione è su di me e non sulla gente che muore di fame fuori dalle stazioni delle metro? Ce stanno tanti cretini che entrano in parlamento e io non posso entrare in metropolitana…".
Il rapper romano Gast, all'anagrafe Manuel Gastrite, dà la sua versione all'Agenzia DIRE dopo che il video da lui postato su Instagram in diretta dalla cabina di guida di un treno della metro B (quella opposta alla direzione del treno in quel momento), ha fatto il giro del web creando scalpore per la facilita' con cui si puo' accedere senza alcun controllo.
Una diretta di 13 minuti, non più visibile su Instagram perché durano solo 24 ore, ma che qualcuno ha comunque pubblicato e in cui si vede anche uno spezzone in cui 'Gast' mima il furto di una pistola a una guardia armata. "Il video l'hanno montato come gli pareva – spiega Manuel – e io non ho preso la pistola. Va bene, sto nella cabina e dico cose contro il razzismo, tutte cose in cui credo ma, da come hanno scritto, sembra che sono uno strafottente che vuole mettere una bomba.
Hanno parlato di sequestro di persona, sequestro di arma da fuoco, hanno detto che ho dirottato la metro. A parte che vedrò se si può fare qualche querela, a me piacerebbe dire subito che queste sono notizie montate dai giornali. Ho fatto uno scherzo e basta". Gast, alias Manuel Gastrite, non vuole passare per il rapper della notte della 'follia' in metropolitana.
"Ho fatto una goliardata – continua il suo racconto alla 'Dire'. Ho soltanto aperto una porta che era gia' aperta. C'è gente che muore di fame fuori ad ogni stazione e fa scalpore che io ho aperto una porta che era aperta… Non lo farò più, o almeno non lo farò in diretta. Ho attirato un'attenzione più grande di quello che immaginavo". In effetti 'la bravata' ha messo in evidenza il fatto che potrebbe esserci poco controllo per l'accesso a luoghi come le cabine di comando di una metropolitana.
"Infatti – osserva il rapper romano. Ma non l'ho fatto mica per questo. Io non sono Salvini e non sono per il controllo. Non voglio sembrare Salvini. Sicuramente non è per colpa mia se lasciano le porte aperte. Ok potevo anche stare con mani in tasca, ma non è che ho forzato una serratura. Ho aperto una porta e sono entrato, mi sono fatto un giro e sono sceso. Sono andato a casa e basta.
Io tutto voglio essere tranne che essere accostato a Salvini. Ho attirato l'attenzione involontariamente. Sono un cretino, ho bevuto due birre e sono entrato in metro come altre volte e ho fatto qualche battuta comica come altre volte. Non dico che ho fatto bene pero' tutto volevo fare tranne che portare l'attenzione sulla scarsa sicurezza".
"Atac ha immediatamente attivato ogni accertamento necessario al fine di circostanziare le modalità mediante le quali un cittadino si è introdotto senza alcuna autorizzazione all'interno della cabina di guida di un treno in servizio sulla linea metropolitana. Tali indagini serviranno a valutare provvedimenti a carico di chi si è reso responsabile di questo comportamento contrario alle regole di corretto utilizzo dei mezzi e delle infrastrutture del trasporto pubblico ed espressamente sanzionato dalle norme vigenti". Così in un comunicato Atac. (Ag. Dire)