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Roma, vigilanza rafforzata in 20 strade e piazze: Daspo urbano per aggressori e spacciatori

Il piano prevede anche l’utilizzo delle telecamere di sorveglianza in alcune aree chiave, come piazza dei Cinquecento e via Marsala

Polizia_moto_Stazione Termini

La sicurezza pubblica di Roma entra in una nuova fase operativa con il rafforzamento dei presidi delle forze dell’ordine in 20 strade e piazze della Capitale, considerate zone sensibili per criminalità e degrado. Con un’ordinanza firmata dal prefetto Lamberto Giannini, in linea con la direttiva del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, la città si prepara a una sorveglianza attiva 24 ore su 24, mirata ad allontanare chiunque abbia comportamenti molesti o pericolosi. L’obiettivo è chiaro: garantire ai romani, ai turisti e ai pellegrini del Giubileo 2025 una fruizione sicura degli spazi pubblici.

Le zone sorvegliate: Esquilino, Termini e Tuscolano

Le aree identificate dall’ordinanza si concentrano principalmente attorno alla stazione Termini, all’Esquilino e alla stazione Tuscolana, zone da tempo al centro di segnalazioni per episodi di spaccio, furti, borseggi e degrado urbano.

In particolare, le vie che verranno presidiate includono:

  • Esquilino e Termini: via Giolitti, via Amendola, via Turati, via Principe Amedeo, via Manin, via Gioberti, piazza Manfredo Fanti, via Cattaneo, via Cialdini, via Rattazzi, via Cappellini, via Mamiani, via Ricasoli, via Lamarmora e piazza Vittorio.
  • Tuscolano: via Tuscolana 212, piazza Ragusa, via Monselice, via Adria e via Mestre.

Queste strade sono state selezionate in base a dati statistici sui reati commessi, segnalazioni dei cittadini e rilevazioni delle forze dell’ordine. L’obiettivo è quello di contrastare comportamenti molesti e illegali che minano la sicurezza pubblica, soprattutto in aree caratterizzate da una frequente presenza di residenti, turisti e pellegrini.

Daspo urbano e ordine di allontanamento

L’ordinanza introduce il Daspo urbano, una misura già utilizzata in altre città italiane come Milano, Napoli e Bologna. Prevede:

  • Allontanamento per 48 ore di chiunque venga sorpreso a tenere comportamenti molesti o pericolosi.
  • Daspo urbano per sei mesi o un anno in caso di recidiva, con ordine firmato dal questore Roberto Massucci.
  • Arresto e condanna fino a due anni per chi non rispetta le disposizioni di allontanamento o persiste in attività illegali.

Questi provvedimenti puntano a scoraggiare il degrado urbano e le attività criminali in zone cruciali per la vita cittadina e turistica.

Termini: un nodo critico da monitorare costantemente

La stazione Termini, uno dei principali punti di accesso alla città, rimane un nodo critico per la sicurezza. Nonostante i controlli rafforzati attorno alla stazione, il problema degli indebiti stazionamenti di soggetti dediti ad attività illecite continua a persistere.

Secondo il prefetto Giannini, “Termini è uno dei posti più sicuri grazie ai presidi già rafforzati per gli eventi giubilari, ma è chiaro che alcuni soggetti si sono spostati in zone limitrofe, dove si verificano episodi di microcriminalità e degrado”. Per questo motivo, il piano prevede una sorveglianza dinamica e costante nelle aree circostanti.

L’Esquilino e la stazione Tuscolana: fari puntati sui quartieri critici

Oltre a Termini, l’attenzione delle forze dell’ordine si concentrerà anche sull’Esquilino e sulla stazione Tuscolana, due quartieri romani spesso segnalati per problemi di sicurezza.

  • Piazza Vittorio e dintorni: uno dei luoghi simbolo della multiculturalità a Roma, ma anche teatro di episodi di spaccio e criminalità predatoria. Il piano mira a rendere la piazza e le vie adiacenti più sicure per i residenti e i commercianti.
  • Zona Tuscolana: un’area residenziale che negli ultimi anni ha visto un aumento dei fenomeni di degrado e criminalità. Qui i controlli verranno rafforzati in particolare a piazza Ragusa e nelle vie adiacenti.

Controlli limitati ma mirati

L’ordinanza prefettizia avrà una validità di due mesi, durante i quali le forze dell’ordine monitoreranno costantemente le zone indicate. Tuttavia, il prefetto Giannini ha specificato che i provvedimenti saranno limitati nel tempo e nello spazio, per evitare di spostare il problema da una zona all’altra della città.

Il piano prevede anche l’utilizzo delle telecamere di sorveglianza in alcune aree chiave, come piazza dei Cinquecento e via Marsala, per garantire una copertura visiva costante.

Il sindaco Gualtieri: “No a zone rosse, Roma deve diventare una zona bianca”

Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha voluto sottolineare che non si tratta di creare “zone rosse” all’interno della città, ma piuttosto di garantire che tutta Roma possa diventare una zona bianca, ovvero un luogo sicuro per tutti.

Non vogliamo interventi spot, ma un piano strutturale che alzi in modo permanente il livello di sicurezza. Stiamo ampliando il presidio attorno a Termini e altre zone critiche per garantire una presenza costante delle forze dell’ordine”, ha dichiarato Gualtieri.

Cosa dicono i residenti

Le nuove misure hanno suscitato reazioni contrastanti tra i residenti dei quartieri interessati. Da un lato, molti cittadini hanno espresso soddisfazione per l’aumento dei controlli, ritenendolo un passo necessario per migliorare la qualità della vita. Dall’altro, alcuni temono che i provvedimenti possano essere temporanei e insufficienti per risolvere problemi radicati nel tempo.

“Piazza Vittorio è un simbolo della nostra città – ha dichiarato un membro del Comitato Esquilino Vivo – ma deve tornare a essere un luogo sicuro e vivibile per tutti”.