Roma, Villa Lazzaroni (Appio), la disfatta di Ama e VII Municipio
“Non esistono più i vasti prati, le siepi sono secche, le essenze arboree giacciono abbandonate in attesa della fine”
"Villa Lazzaroni, storico polmone verde dell’Appio, sta morendo di degrado. Non esistono più i vasti prati, le siepi sono secche, le essenze arboree giacciono abbandonate in attesa della fine. Fa male, molto male, vedere com’è ridotta quella che una volta era un’oasi di relax, il gioiello del quartiere, una eccezionale superficie-filtro, ricca di vegetazione, fra il traffico interno di via Fortifiocca e quello di grande volume di via Appia nuova.
E sale la rabbia ripensando che la villa fu completamente ristrutturata nel 2011, con soldi pubblici. Ma poi l’area, dopo una parentesi iniziale in cui veniva ben curata e controllata da alcuni addetti, è stata abbandonata a se stessa. E trascorsi pochi anni è tutto da rifare. Cresce ancora di più la rabbia pensando che Villa Lazzaroni ospita una sede del VII Municipio (ex IX) e una dell’Ama, oltre che i mezzi del Servizio giardini.
Abbiamo già denunciato lo scorso luglio la disfatta delle istituzioni proprio lì, dove hanno dimora. Da allora sono state “accese” le fontane – ma nelle vasche, tra i rifiuti galleggianti, l’acqua risulta torbida -, e i cestini – quasi tutti rotti – vengono svuotati con maggiore frequenza. Niente di più. Meno del minimo sindacale.
Manca tutto il resto, non c’è visione d’insieme e non si percepisce il rispetto per il bene collettivo. Una tale debacle non è giustificabile – come ho già dichiarato – col refrain della mancanza di fondi. Perché, mi sia concesso lo sfogo, se ti candidi o vieni nominato a ricoprire un ruolo pubblico, lo fai in quanto portatore di idee e di competenza, prendendo atto, a monte, della scarsità di risorse economiche. A (non) gestire così, sono capaci tutti".
Lo ha dichiarato Antonello Palmieri, presidente dell’associazione ROMANUOVA.