Roma, voto 2021: se Appendino si ritira probabile appoggio del centrosinistra a Raggi
Nel 2021 si vota a Torino, Milano, Bologna, Roma e Napoli per eleggere un nuovo sindaco
Roma, Raggi 2021 e il panorama politico in Italia. Nel 2021 sono chiamati alle urne per le elezioni amministrative i cittadini di 1.276 su 7.903 comuni italiani.
Cinque i capoluoghi di provincia più estesi (Roma, Milano, Napoli, Torino e Bologna) che a giugno o a ottobre, eleggeranno il nuovo sindaco. Ovviamente a seconda dell’evolversi del quadro pandemico e della crisi di governo.
Torino, la questione Chiara Appendino e Raggi 2021
A Torino, dopo la condanna per i fatti di piazza San Carlo, l’ipotesi di un bis di Chiara Appendino sembra definitivamente tramontata. Nel solco dei nuovi scenari di alleanza che si aprono a livello nazionale non è da escludere un appoggio del centrosinistra alla sindaca uscente di Roma, Virginia Raggi, al momento unica candidata che si è fatta convintamente avanti nel M5s.
Una possibile alleanza tra Movimento 5 stelle e Partito democratico, che replichi lo schema nazionale, d’altronde è stata già invocata nei mesi scorsi sia dal segretario del Pd Nicola Zingaretti, sia dall’ex capo politico del M5s Luigi Di Maio.
A Torino sul fronte dei pentastellati a oggi non sono circolati nomi forti. Nell’area di centrosinistra si discute invece di una candidatura del capogruppo comunale del Pd Stefano Lo Russo, che avrebbe già incassato il sostegno di ex sindaci quali Castellani, Chiamparino e Fassino, o del vicepresidente del consiglio regionale Mauro Salizzoni. È credibile che in assenza di un candidato di punta il M5s possa appoggiare il candidato del centrosinistra.
Stessa situazione a Milano
Stessa situazione anche a Milano dove Beppe Sala si è già detto pronto a correre alle prossime elezioni e replicare l’esperienza: anche qui il M5s non ha nomi di rilievo da avanzare.
Non è un caso che il viceministro allo Sviluppo economico ed esponente di spicco del M5s, Stefano Buffagni pochi giorni fa abbia affermato di “non escludere nulla”, rispetto a un’ipotesi di appoggio del M5s a Sala.
Il nome di Stefano Buffagni era inoltre già circolato per una corsa a sindaco nel capoluogo lombardo.
Incertezza per Bologna e scenario ribaltato a Napoli
Panorama simile, ma con qualche incertezza in più a Bologna, dove il M5s non ha nomi di spicco da presentare su un territorio storicamente guidato dalla sinistra.
Non è da escludere, però, che possa scendere in campo per il M5s l’attuale capogruppo al consiglio comunale, Massimo Bugani, la cui notorietà e peso nei pentastellati è notevolmente cresciuta dopo la nomina a capo staff della sindaca di Roma.
In questo caso il M5s potrebbe sia optare per correre da solo, con poche speranze di vittoria, oppure di offrire un appoggio al Pd per favorire il sostegno del centrosinistra alla candidatura di Raggi nella Capitale.
Scenario ribaltato invece al sud. Il sindaco di Napoli uscente, Luigi De Magistris, a ottobre scorso ha indicato in Alessandra Clemente la candidata di Dema invitando M5s e Pd a riflettere su un eventuale sostegno all’assessora uscente.
Tuttavia il nome è parso fin da subito poco gradito al Pd e ben presto si sono ricorse le voci di un accordo tra M5s e democratici. Questi ultimi potrebbero convergere sulla figura dell’attuale presidente della Camera, Roberto Fico, storico esponente dei pentastellati, noto per il suo attivismo in battaglie a difesa di temi ambientali sul territorio partenopeo.
Aperta la grande partita di Roma, Raggi 2021?
In questo contesto resta aperta la grande partita di Roma. Per ora in campo i due principali candidati sono Virginia Raggi per il M5s – rafforzata dall’assoluzione nel processo d’appello per la nomina a capo della direzione Turismo di Renato Marra, fratello di Raffaele allora capo del personale.
Ma anche Carlo Calenda per Azione che siede al tavolo della coalizione di centrosinistra. D’altro canto si è detto contrario a concorrere alle primarie che, seppur annunciate da Zingaretti e volute da molti esponenti del Pd romano, ancora non sono state convocate, forse nella speranza di trovare un candidato che metta tutti d’accordo.
Al momento l’ipotesi di Calenda appare divisiva tanto quanto quella dell’attuale sindaca. Tuttavia un appoggio del M5s al Pd in tre su cinque delle grandi città chiamate al voto nel 2021 permette di non escludere, in una prospettiva di respiro nazionale, che il Partito democratico possa alla fine convergere sulla figura di Raggi, rinsaldando l’alleanza M5s-Pd che in questo momento sta cercando di traghettare il Paese fuori dalla crisi di governo aperta da Italia viva.