Roma 2024. Alemanno: Ritiro sarebbe pietra tombale esperienza Raggi
“Essendo stata approvata dall’Assemblea capitolina, non può essere il sindaco o la Giunta a revocare la candidatura, ma deve essere il Consiglio Comunale”
Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma, è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Roma Capitale nel corso della trasmissione di Francesco Vergovich “Roma ogni giorno”. Alemanno è inizialmente tornato su Mafia Capitale: “Veltroni ha scelto la tattica del silenzio per evitare che qualcuno gli faccia domande imbarazzanti, a cominciare dalla figura di Odevaine, che era una persona di sua assoluta fiducia. Non lo sto dicendo perché penso che Veltroni possa essere implicato, ma solo perché da parte sua non c’é nessuna volontà di stare in mezzo ad una realtà che lo coinvolge profondamente“.
Sulla propria posizione nel procedimento giudiziario, Alemanno ha aggiunto: “C’è un processo in corso che è alle prime battute per un singolo episodio su un presunto caso di corruzione per 75mila euro. Io dimostrerò la mia piena innocenza. L’elettorato romano ha dato una botta forte a Giachetti, con il bassissimo risultato del ballottaggio, perché ha percepito le colpe storiche della sinistra in Campidoglio.
Il centrodestra si è nascosto ed è andato diviso, altrimenti sarebbe arrivato al ballottaggio e forse avrebbe anche vinto. Tutti quanti in questi anni hanno demonizzato una storia politica e una pagina di amministrazione. Se paragoniamo la mia amministrazione con quella di Marino e della Raggi si capisce che noi abbiamo affrontato l’emergenza e abbiamo governato la città, loro no”.
Sulle Olimpiadi l’ex primo cittadino ha spiegato: “Essendo stata approvata dall’Assemblea capitolina, non può essere il sindaco o la Giunta a revocare la candidatura, ma deve essere il Consiglio Comunale. Roma è già candidata e se si ritirerà la candidatura ci sarà anche un danno di immagine a livello internazionale. La scelta di rinunciare alle Olimpiadi sarebbe la pietra tombale sull’esperienza Raggi”.