Romani tecnomaleducati, 6 su 10 non conoscono le buone maniere
Uno studio dell’agenzia di comunicazione Found! rivela chi sono i nuovi maleducati hi-tech
Uno studio condotto dall'agenzia di comunicazione Found! su circa 1000 romani, uomini e donne di età compresa tra i 18 e i 60 anni, realizzato con metodologia WOA (Web Opinion Analysis), ha scoperto che 6 di loro su dieci sono dei"tecnomaleducati". La tecnologia si sa ha i suoi lati positivi, ma anche negativi, e la "tecnomaleducazione" é uno di questi.
Ma chi sono i "tecnomaleducati"? Avete presente quegli amici che al tavolino del bar o al ristorante non riescono a staccarsi dallo smartphone neanche mentre mangiano o sorseggiano un caffè? Oppure il vostro collega che si dimentica di abbassare la suoneria alle riunioni? E ancora semplicemente il vostro amico, che mentre gli parlate rimane con lo sguardo fisso sul suo smartphone controllando l'ultima notifica di Facebook o di Twitter? Ecco sono loro, quelli che non riescono a staccare gli occhi dal telefonino neanche un minuto, nemmeno nelle situazioni più intime o quando sono con le persone piu care.
La "tecnomaleducazione" interessa il 63% della popolazione romana e i più maleducati sono gli uomini (il 67%), mentre le donne sono il 50%. Tra i comportamenti più detestati il primo in classifica è l’utilizzo dello smartphone durante l’orario di lavoro, mentre al secondo posto si piazza lo stare costantemente appiccicati al cellulare e per ultimo l’invio a ripetizione di messaggi da parte della compagna. I comportamenti più odiati dalle donne sono invece la suoneria a tutto volume in spiaggia e sui mezzi pubblici, chi utilizza il cellulare a tavola e gli uomini che controllano ogni minuto le notizie.
Infine i giovani sono meno maleducati degli adulti, mentre la tecnomaleducazione degli anziani è l'unica ad essere giustificata, perché in molti ancora devono prendere dimestichezza con cellulari e tablet.