Prima pagina » Politica » Romania, il Presidente Iohannis si dimette ma il caos resta

Romania, il Presidente Iohannis si dimette ma il caos resta

Il Capo dello Stato, in odore di impeachment, lascia per “evitare al Paese una crisi”: che però è già in atto da mesi, dall’annullamento delle Presidenziali avvenuto anche per sua responsabilità

Klaus Iohannis, Romania

Klaus Iohannis (immagine dalla sua pagina Facebook)

Klaus Iohannis, Presidente della Romania, come riporta Il Sole 24 Ore ha annunciato le proprie dimissioni, che diventeranno effettive quest’oggi, 12 febbraio. Lo ha fatto, spiega France 24, in seguito all’avvio di una procedura di impeachment nei suoi confronti, «per risparmiare» al Paese «una crisi». Che però è già in atto da mesi, e di cui lui è senza dubbio corresponsabile.

Klaus Iohannis, Romania
Klaus Iohannis (immagine dalla sua pagina Facebook)

Le dimissioni di Iohannis

I prodromi, infatti, vanno ricercati nell’ormai arcinoto annullamento delle Presidenziali 2024 da parte della Corte Costituzionale della Romania, a due giorni dal ballottaggio dell’8 dicembre. In cui si sarebbero dovuti sfidare due outsider quali il candidato indipendente anti-establishment Călin Georgescu e la riformista Elena Lasconi, numero uno dell’Unione Salvate la Romania. Appena prima del secondo turno, però, l’ormai ex Capo dello Stato aveva opportunamente desecretato alcuni documenti di intelligence che denunciavano ingerenze russe sul voto.

Călin Georgescu, Europa, Crisi della democrazia
Călin Georgescu (immagine dalla sua pagina Facebook)

Nel mirino c’era una campagna condotta mediante TikTok che però, come si sarebbe appurato in seguito, era stata lanciata dal Partito Nazionale Liberale, lo stesso di Iohannis. Che poi, aggiunge Rai News, a elezione ormai cancellata sarebbe stato autorizzato dai supremi giudici a restare in carica fino alla nomina del suo successore. Bypassando così, in analogia con l’omologo ucraino Volodymyr Zelensky, la scadenza del suo secondo (e ultimo) mandato, fissata allo scorso 21 dicembre.

Volodymyr Zelensky, Ucraina
Volodymyr Zelensky (immagine dalla sua pagina Facebook)

La Romania ancora nel caos

Varie forze d’opposizione, come rileva Il Fatto Quotidiano, hanno quindi raccolto le firme necessarie per mettere in stato d’accusa l’inquilino di Palazzo Cotroceni (il Quirinale di Bucarest). Il quale alla fine, seguendo la lezione americana di Richard Nixon, ha preferito lasciare prima di essere destituito dal Parlamento.

Palazzo Cotroceni, sede del Presidente della Repubblica della Romania a Bucarest
Palazzo Cotroceni, sede del Presidente della Repubblica della Romania a Bucarest (© Bekuletz / Wikimedia Commons)

Lo sostituirà ad interim, anticipa Romania Insider, Ilie Bolojan, Presidente del Senato e leader liberale, finché l’antica Dacia sarà nuovamente chiamata alle urne, il prossimo 4 maggio. Nell’attesa, le formazioni di destra sono date in crescita costante, e non a caso qualcuno preconizza una nuova sentenza per escludere dalla corsa Georgescu per via giudiziaria. Ipotesi che, se confermata, dimostrerebbe una volta di più, qualora ce ne fosse bisogno, che in Europa perseverare è democratico.