Russia invade Ucraina da tutti i fronti. Putin minaccia chi lo ostacolerà
L’invasione Russa è iniziata. Putin ha avviato le operazioni militari su tutti i fronti ucraini. L’Unione Europea e la Nato decidono la via delle sanzioni
Dopo le ultime ore di tensione e di continui tentativi diplomatici per evitare l’inizio del conflitto, Vladimir Putin ha iniziato intorno alle ore 4 del mattino italiane “un’operazione militare speciale” in Ucraina, che si è trasformato in poco tempo in un attacco vero e proprio.
Una notizia che è stata annunciata innanzitutto dalle tv nazionali russe che hanno trasmesso il discorso del presidente russo. Nonostante la richiesta di Kiev dell’intervento del Consiglio di Sicurezza dell’Onu per fermare l’invasione russa, Putin ha dichiarato di non voler occupare ma demilitarizzare l’Ucraina.
Con questa operazione l’obiettivo è quello di “denazificare” il Paese e l’intrusione da parte di qualsiasi potenza mondiale “deve sapere che la risposta della Russia sarà immediata e porterà a conseguenze mai sperimentate nella storia“.
E’ ancora incerta la portata dell’operazione. Tuttavia, le bombe sono state già lanciate in tutto il territorio ucraino e le truppe hanno iniziato ad avanzare nel Paese dal confine bielorusso a Nord e dalla Crimea a Sud. Inoltre, altri attacchi sono stati fatti nei porti di Mariupol e Odessa.
Secondo quello che è riportato dal Corriere della Sera alle ore 6.50 le sirene antiaeree hanno cominciato a suonare anche nella città a Ovest di Leopoli. Il conflitto sembrerebbe essere aperto in ogni parte dell’Ucraina. Oltre Nord e Sud anche ad Est con il Donbass e a Ovest. Quest’ultima considerata unica “via di fuga possibile per i profughi, che si dirigeranno, presumibilmente, verso Polonia e Moldavia“.
Occidente e conflitto russo-ucraino
“Putin ha scelto lo spargimento di sangue“, sottolinea il premier Britannico Johnson dopo aver parlato con il presidente ucraino Zelensky. Ma le minacce del presidente russo non sembrano ostacolare il Regno Unito. Il presidente britannico, infatti, ha affermato che “l’Occidente non resterà in disparte mentre il presidente Putin conduce questa campagna contro il popolo ucraino“.
Anche gli Stati Uniti prendono una posizione netta. Nelle ore prima del conflitto Joe Biden aveva cercato di invocare una diplomazia fin da subito poco in linea con le intenzioni del presidente russo.
Il presidente americano ha definito l’attacco “non provocato e ingiustificato“. Putin “ha scelto una guerra premeditata che porterà una perdita catastrofica di vite umane e di sofferenza“.
Una guerra premeditata in cui, molti giornalisti come Franco Venturini e studiosi di Scienza politica come Mattia Diletti, hanno rivisto la costruzione del nemico tipica nei conflitti.
Il passaggio da vittima a carnefice tende a giustificare la violenza dell’attacco russo rivolto a un’Ucraina considerata una minaccia. Un gioco che secondo il presidente russo è lecito data la tendenza “filonazista degli ucraini” che terrorizzano la Russia.
Dure sanzioni da parte dell’Europa e Nato
Nelle prime ore della mattina dopo la caduta della prima bomba alle ore 5 a Kiev, il presidente americano Biden si è subito mobilitato per attuare una strategia.
La prima mossa sarà quella di consultare le forze del G7 che probabilmente attueranno dure sanzioni e imposte per la Russia. Non cesseranno gli aiuti umanitari e militari che verranno forniti all’Ucraina.
Bisogna “assicurare una forte e compatta risposta per impedire ogni aggressione” contro l’Alleanza atlantica, sottolinea Biden.
Anche l’Italia sembra d’accordo su questa linea politico-militare. Mario Draghi ha annunciato che verranno imposte dure sanzioni alla Russia.
“L’Ue continuerà a fornire una forte assistenza politica, finanziaria e umanitaria all’Ucraina e alla sua popolazione“, hanno affermato Charles Michel, presidente del Consiglio europeo, e Ursula von der Leyer, presidentessa della Commissione europea.