S. Praga 1-1 Lazio: qualificazione aperta, ma utile pari esterno
La Lazio ottiene un utile pareggio in trasferta con lo Sparta Praga in chiave qualificazione
La Lazio vuole continuare a tenere alto il nome dell'Italia in Europa, ma soprattutto vuole portare a casa un titolo che non è mai entrato nella bacheca di Formello. La società biancoceleste, infatti, e la Juventus sono gli unici due club italiani rimasti a competere in Europa. La formazione di Pioli, avendo avuto un'urna favorevole che ha evitato squadre molto pericolose, punta tutto sulla doppia sfida contro lo Sparta Praga, dato che in campionato l’obiettivo Europa si è allontanato notevolmente. Fari puntati, dunque, su Pioli e i suoi uomini che sulla carta sono favoriti in questi 180 minuti, ma attenzione a sottovalutare l’avversario perché il calcio e sempre imprevedibile.
Praga, stadio Letnà, noto anche come Generali Arena, in campo le due società che si giocano il pass per i quarti d’Europa League davanti a quasi ventimila spettatori. I padroni di casa partono molto aggressivi e tentano di far male alla Lazio, ma gli ospiti si chiudono e annullano le offensive avversarie. Le Aquile si riorganizzano e, ragionando, confezionano la prima occasione da rete dopo 5 minuti: dagli sviluppi di un corner dalla sinistra, battuto benissimo da Biglia, sale in ascensore Milinkovic-Savic che prende il tempo a tutti, ma il colpo di testa termina fuori di pochissimo. Al 12’ risponde subito lo Sparta con Lafata che s’invola in area scagliando un potente diagonale che termina fuori di poco: bravo Marchetti nell’occasione che chiude bene lo specchio all’avversario. Sono le prove generali per il vantaggio che arriva dopo un minuto: Lafata trova il corridoio perfetto con un filtrante per Frydek, il ceco controlla bene il pallone e scaglia una potente stoccata su cui Marchetti non può arrivare. I padroni di casa cercano di amministrare il vantaggio gestendo il pallone e la partita si spegne. Alla mezz’ora a riaccenderla ci pensa Krejci che raccoglie un corner dalla destra e prova il piazzato, l’estremo della Lazio è ben posizionato e para. Un minuto dopo risponde la squadra di Pioli, cross perfetto di Keita che taglia sul secondo palo per Candreva, l’esterno, da posizione defilata, prova la girata e Bicik compie un miracolo smanacciando in angolo. Dagli sviluppi del corner nasce il pareggio biancoceleste: Biglia dalla destra, svetta bene Hoedt, ancora Bicik respinge, ma sulla respinta si fionda Parolo che da pochi metri pareggia i conti. Squadre negli spogliatoi sul punteggio di 1-1, ma da segnalare lo spiacevolissimo episodio dei cori razzisti all’indirizzo di Costa da parte dei sostenitori laziali che già si erano macchiati di un evento simile in campionato contro il Napoli.
Nella ripresa, le due squadre si affrontano a viso aperto, ma i ritmi sono più bassi con la Lazio che tenta di alzare il baricentro per passare in vantaggio. La prima occasione è dei biancocelesti, con un’invenzione grandiosa di Candreva al minuto 56’ che riceve il pallone al vertice alto dell’area e senza controllarla, al volo spalle alla porta, prova una voleè di potenza che si stampa sulla traversa e nega al numero 87 un gol da cineteca. Dopo mezz’ora di gioco, la girata di Candreva rimane l’unica occasione da rete di tutta la ripresa con le due squadre che giocano intensamente, ma si annullano a vicenda con le due retroguardie molto concentrate e i centrocampisti molto reattivi nell’intercettare le linee di passaggio avversarie. Al 70’ bellissima azione della Lazio che in contropiede cerca di passare in vantaggio: Keita scappa e serve di tacco Candreva, l’esterno riserve lo spagnolo in area che scaglia un potente diagonale, ma poco preciso che l’estremo difensore dello Sparta Praga blocca. Al triplice fischio si arriva sul punteggio di 1-1 che sicuramente avvantaggia la Lazio in chiave qualificazione, ma che lascia l’amaro in bocca per un risultato che poteva essere diverso e non lasciare la qualificazione aperta. Il ritorno è previsto allo stadio Olimpico di Roma giovedì prossimo.