Salario accessorio, dal Municipio XII di Roma solidarietà ai dipendenti
Atto a difesa del salario accessorio votato all’unanimità. Proposto dal M5S, ha visto però la maggioranza astenersi
Anche al Municipio XII si è discusso di salario accessorio, in merito alla possibile decurtazione dello stesso per i dipendenti capitolini, per un totale di meno 200/300 euro (circa) da uno stipendio che, in media, ne conta 1.000/1.200.
La maggioranza ha votato un atto col quale si esprime solidarietà ai dipendenti di Roma Capitale e con il quale si auspica una soluzione soddisfacente al fine di garantire adeguati livelli retributivi dei dipendenti in questione. Tale atto è stato votato all’unanimità.
Ma, nella seduta consiliare del 15 Maggio, era anche un altro l’atto iscritto all’ordine del giorno. “Noi del Movimento 5 Stelle – dichiarano i consiglieri del Municipio XII Daniele Diaco e Silvia Crescimanno – abbiamo ritenuto importante presentare un atto nel quale porre l’accento sulla necessità di tutelare i lavoratori che percepiscono redditi bassi, e di intervenire concretamente individuando e tagliando le spese non necessarie dell’Amministrazione di Roma Capitale, primi fra tutti gli affitti d’oro e gli stipendi di manager e dirigenti, al fine di garantire un’adeguata retribuzione ai dipendenti capitolini appartenenti alle fasce di reddito più basse”. Non solo solidarietà dal M5S, dunque, ma anche risposte concrete. “Abbiamo inoltre richiesto – proseguono i due – che vengano attuati provvedimenti volti a favorire trasparenza ed equità nello studio del riassetto delle retribuzioni”.
Quest’ultimo atto è passato all’unanimità, e ha visto il voto favorevole delle opposizioni, “mentre la maggioranza ha deciso di astenersi” – continuano i consiglieri a 5 Stelle. Dichiara infatti Marco Giudici, collega di Diaco e Crescimanno in Municipio XII, e all’opposizione, che “deve essere garantita una politica redistributiva, in quanto non possono essere gli ultimi, ossia i dipendenti, a pagare per primi”. Anche secondo Giudici, quindi, bisogna tagliare “dove c’è troppo, per restituire il salario accessorio con un provvedimento definitivo a favore dei dipendenti”.
Polemica sulla scelta della maggioranza votare con astensione l’atto a firma del Movimento 5 Stelle: “Riteniamo – continuano e concludono Diaco e Crescimanno – che nel momento in cui si pone l’accento su questioni pratiche ed oggettive la maggioranza preferisca non prendere posizione, evitando così di trovare soluzioni concrete e di assumersi delle chiare responsabilità, che mai come in questo periodo storico sono urgenti e necessarie per il bene della collettività”.