Salario accessorio, non si muove foglia che il Governo non voglia
Nieri a Radio Roma Popolare invoca la necessità di un intervento a livello centrale
Scartata l’ipotesi di un decreto in merito al salario accessorio, sembra che il Governo, in queste ore, stia pensando ad una soluzione alternativa per affrontare la questione degli stipendi, salvando così anche le buste paga dei 24mila dipendenti capitolini che il 6 Maggio scorso hanno invaso piazza del Campidoglio per difendere il loro salario.
Il Campidoglio, quindi, resta in attesa dei prossimi passi del Governo Renzi: “E' un problema di carattere nazionale – ha ribadito il vicesindaco di Roma Capitale Luigi Nieri ai microfoni di Radio Roma Popolare – E’ necessario il coinvolgimento del Governo. È chiaro che il Comune da solo non riesce a risolverlo”. Anche perché “noi – ha ribadito Nieri – non vogliamo fare scelte unilaterali, se avessimo voluto farle le avremmo fatte nei mesi scorsi”, riferendosi tanto all’aiuto da parte del Governo, quanto alla necessità di “dialogo e confronto con le organizzazioni sindacali”.
Nel frattempo, anche il sindaco Marino su Twitter ha annunciato che “il salario accessorio va garantito perché tutti i dipendenti lo meritano”.
Sembra che all’attenzione di Palazzo Chigi ci sia una circolare dell’ARAN (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni), come ha specificato lo stesso Nieri.
Insomma, al momento è tutto incerto, sugli stipendi incombe sempre il fantasma della possibile decurtazione del salario accessorio, puntualmente smentita, ma puntualmente sempre agli onori delle cronache.
E mentre il Campidoglio si dimena tra posizioni a volte contrastanti, i sindacati restano sul piede di guerra e annunciano lo sciopero per il prossimo 19 Maggio, che sarà revocato solo qualora sarà formalmente assicurata tutta la retribuzione.