Roma, salario accessorio, USB: “Da sindaca coraggio e discontinuità”
“Nelle buste paga di luglio i dipendenti capitolini non troveranno i soldi dovuti per il lavoro già effettuato nello scorso anno”
Dopo le disposizioni di Tronca a due giorni dal ballottaggio, rimane bloccato il pagamento degli arretrati del 2015. Inevitabile diffida legale a Roma Capitale per pagamento di quanto dovuto. “Quest’oggi si sarebbe dovuto svolgere un incontro tra le parti Sindacali e la Sindaca Virginia Raggi sul mancato pagamento delle quote del salario accessorio relative a prestazioni lavorative svolte dai dipendenti nel 2015, già messe a bilancio, deliberate e promesse con impegno formale scritto dall’amministrazione entro il mese di giugno 2016.
Si tratta di centinaia di euro pro capite, disposte dall’atto unilaterale da Roma Capitale, quello imposto dalla Giunta Marino che tanti danni ha fatto non solo ai dipendenti ma ai servizi alla città. Il Commissario Tronca a due giorni dal ballottaggio ha scritto un atto di indirizzo per la sospensione di quegli arretrati, a causa di possibili ulteriori verifiche di enti estranei a Roma Capitale.
Nel primo incontro svolto con la Sindaca, lo scorso lunedì, abbiamo chiesto che si procedesse con un atto di coraggio e di posizionamento a sostegno dei dipendenti capitolini, umiliati e vessati negli ultimi anni, prendendo le distanze dai reali responsabili di questa infame vicenda giocata sulla pelle di migliaia di persone e sulla nuova guida politica della città”. Così in un comunicato l’Usb Roma Capitale.
“Purtroppo, al di là di una nota ufficiale ricevuta poco fa, dove la Sindaca ribadisce l’impegno a trovare una soluzione condivisa sulle questioni relative al futuro contratto e sul fatto che si aprirà un confronto diretto con il Governo nazionale per le questioni degli anni pregressi, sugli arretrati 2015 non si è avuta nessuna risposta e nelle buste paga di luglio i dipendenti capitolini non troveranno i soldi dovuti per il lavoro già effettuato nello scorso anno.
A questo punto, a difesa del personale capitolino e per recuperare le centinaia di euro non corrisposte, Usb procederà con una diffida legale nei confronti dell’Amministrazione capitolina per richiedere l‘immediato pagamento del salario accessorio mancante e ci si augura che già dal prossimo incontro sindacale si possa arrivare ad una soluzione positiva su questa vicenda, si affronti immediatamente il piano straordinario di assunzioni del personale precario di scuole e nidi e si gettino le basi per un nuovo contratto decentrato condiviso che restituisca dignità, rispetto e diritti, cancellati dalle precedenti amministrazioni”, conclude l’Usb Roma Capitale.