Salvini a Roma, battaglia contro l’immigrazione clandestina
Dal CIE di Ponte Galeria l’annuncio: referendum per reintrodurre il reato (abolito) di clandestinità
“Oggi altri 800 sbarchi e il rischio epidemia” – questo l’incipit con cui Matteo Salvini, attuale Segretario Federale della Lega e capolista in tutte e 5 le circoscrizioni italiane, ha annunciato la raccolta firme, a partire da sabato, per un nuovo referendum che mira a “reintrodurre il reato di immigrazione clandestina”.
“Sono convinto che in un mese raccoglieremo 500mila firma, da Nord a Sud – ha dichiarato Salvini che stamani era al Cie di Ponte Galeria – Per capire come lavorano gli italiani che controllano queste persone, capire quali sono i tempi, quali sono i modi, quale è lo stato di salute, quanti ce ne sono, quanto ci costano e poi lanciare il messaggio che non possiamo accogliere un milione di persone”.
Il Cie di Ponte Galeria è tristemente noto per alcuni atti dimostrativi, tra cui quello di tredici immigrati marocchini che a Gennaio di quest’anno si sono cuciti la bocca per protestare contro le condizioni di permanenza nella struttura. “In Italia non c’è più posto per una sola persona” – taglia corto il Segretario del Carroccio.
Alle dichiarazioni di Salvini fanno eco quelle di Stefano Schiavi, candidato di Patriae (Fronte dei Popoli Europei) all’interno delle liste della Lega per il Collegio Italia Centrale, presente al blitz di stamani insieme ai deputati Stefano Allasia, Emanuele Prataviera, Stefano Borghesi e Marco Rondini. “Siamo qui per manifestare il nostro disappunto verso la legge che cancella il reato di clandestinità, tenteremo in tutti i modi di farlo reintrodurre e dalla prossima settimana partirà il nuovo referendum” – dichiara Schiavi. “Il Cie di Ponte Galeria è tra i più importanti d’Italia, la situazione al suo interno tutti la conoscono tramite i media, io personalmente la conosco poiché ero un operatore di una delle più grandi associazioni di volontariato in Italia”.
“Noi non siamo contro l’immigrazione tout court – specifica il candidato di Patriae – ma contro l’immigrazione clandestina”. Quella che Schiavi definisce “un’invasione” che comporta seri problemi “sia per la situazione economica di grave crisi che viviamo, sia per una questione di ordine pubblico” è un problema tutto Italiano, al quale l’Europa sembra disinteressarsi. La ricetta proposta dalla Lega, in tal senso, è quella di reinserire “il reato di immigrazione clandestina e respingere il fenomeno combattendolo nei luoghi da cui partono questi disperati” – conclude Schiavi.
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