Salvini e Di Maio:Spread alle stelle? Allora non eravamo noi il problema
Il leader della Lega rincara la dose: ‘Mi piacerebbe moltissimo ricandidare Savona, Sapelli e Conte’. Parla Renzi: le elezioni sono una grandissima occasione
Luigi Di Maio e Matteo Salvini vanno all'attacco dopo l'odierna impennata dello spread, che in mattinata ha toccato quota 320: "Chiedete a Mattarella", così risponde Salvini al termine della riunione con i gruppi della Lega a Montecitorio a chi gli chiede di commentare lo sfondamento dello spread oltre quota 300.
"Fosse per me – dichiara il leader della lega – ci sarebbe un governo in carica. Hanno scelto diversamente per rassicurare i mercati, non mi sembra ci stiano riuscendo. A me piacerebbe moltissimo ricandidare Savona, non so se abbia voglia di rimettersi in gioco, ma per l'Italia sarebbe molto positivo, lui, Conte e Sapelli".
"Lo spread – scrive invece in un post Luigi Di Maio – oggi è schizzato oltre i 300 punti: non accadeva da 4 anni. Il problema non eravamo noi, non era la nostra squadra di ministri, ma l'incertezza che oggi regna sovrana. Se il Governo del Cambiamento fosse partito, oggi avremmo un governo politico". Il capo politico dei cinquestelle assicura poi che la manifestazione del 2 giugno a Roma sarà 'pacifica'.
Parla anche Matteo Renzi: "Le elezioni sono una grandissima occasione. Da un lato gli sfascisti istituzionali dall'altro un fronte ampio guidato dal Pd ma che non sia solo il Pd, anzi con gente che non ha apprezzato tutto ciò che ha fatto il Pd – dice a Circo Massimo su Radio Capital – Sarò come tutti in campo a dare una mano. Voglio giocare una partita da mediano, è una sfida pazzesca".