Prima pagina » Politica » Salvini: Sarò lieto di andare di persona in Brasile a prendere Battisti

Salvini: Sarò lieto di andare di persona in Brasile a prendere Battisti

Non si è fatta attendere la risposta del figlio del neo presidente: “Il regalo è in arrivo”

“Non vedo l’ora di incontrare il neo-presidente Bolsonaro. Sarò lieto di recarmi personalmente in Brasile anche per andare a prendere il terrorista rosso Cesare Battisti e portarlo nelle patrie galere”, scrive su Twitter il ministro dell’Interno Matteo Salvini.
 
Non si è fatta attendere la risposta. Il figlio di Jair Bolsonaro, Eduardo, scrive da oltreoceano: “Il regalo è in arrivo! Grazie per il supporto, la destra diventa più forte”.   
  
Nei giorni antecedenti il voto, Eduardo Bolsonaro aveva già parlato del brigatista italiano: “Per essere rispettato a livello internazionale, il Brasile deve rispettare gli altri paesi. Estradare il terrorista Cesare Battisti, condannato per 4 omicidi, significa salvare la credibilità del Brasile”.

Caduto lo status di rifugiato per mano del presidente Michel Miguel Elias Temer Lulia, la Corte suprema brasiliana avrebbe già potuto estradare Battisti. Condannato in contumacia all’ergastolo con sentenze passate in giudicato, l’ex militante dei Proletari Armati per il Comunismo è latitante da 36 anni. Inchiodato per i delitti Santoro e Campagna, commessi materialmente, e in concorso con altri per l’assassinio di Torregiani e Sabbadin, il terrorista con vocazione da scrittore vanta una serie di fughe rocambolesche.

Arrestato nel 1979, Battisti evade dal carcere e scappa a Parigi. Successivamente in Messico fonda la rivista Via Libre e ancora in Francia diventa scrittore di noir.

Nel 2007 viene arrestato in Brasile dove ottiene lo status di rifugiato politico. Inizia così un lungo braccio di ferro con l’Italia, che ne chiede l’estradizione. Più volte il suo nome finisce sulle prime pagine dei giornali, ma fino ad oggi il ritorno in Italia non è avvenuto.

 

Lascia un commento