San Camillo, le ambulanze restano bloccate nel pronto soccorso
Ore 14: 9 ambulanze bloccate. Ore 20: 109 pazienti nel Pronto Soccorso
Nonostante gli annunci di Nicola Zingaretti, la situazione al San Camillo sembra non migliorare.
"Alle 20.45 (dati Gipse – Agenzia di Sanità Pubblica Regione Lazio) erano assistiti al Pronto Soccorso 109 utenti – su un numero ottimale di 40 – di cui 41 in attesa di ricovero". A darne annuncio, la Segreteria Provinciale del sindacato degli Infermieri O.S. Nursind. Che continua: "Per trovare posto in un'Unità Operativa, si superano le 7 ore. Ci sono 23 persone in attesa di essere visitate, di cui il primo attende da 6h e 5 minuti; ci sono letti in corridoio in tutto il nosocomio; sono richieste barelle in tutte le Unità Operative. Alle 14, c'erano ben 9 ambulanze bloccate".
Il Nursind, si oppone fermamente a "questo Sistema Sanitario Regionale che usa i Pronto Soccorso come reparti di degenza snaturando la vera “mission” dell’Unità Operativa, che ridimensiona la professionalità del personale sanitario, personale che dedica gran parte dell’attività lavorativa ad assistere in condizioni incivili utenti la cui colpa è solo quella di richiedere un’assistenza umana e rispettosa della propria dignità".
Per questo, alla Regione, e in particolar modo al presidente Nicola Zingaretti, il Nursind chiede "un piano serio ed efficace che generi una profonda riconfigurazione del rapporto ospedale-territorio, senza ridurre qualitativamente e drasticamente il livello delle cure" e, ancora e nuovamente, lo sblocco del turn over del personale infermieristico.
Al direttore generale del San Camillo Aldo Morrone, invece, si richiede "l’effettiva attivazione del piano di sovraffollamento del Pronto Soccorso", ad oggi "ancora sulla carta", il "reperimento di nuove risorse infermieristiche e di personale di supporto (OSS), dato da una riorganizzazione dei servizi ambulatoriali all’interno dell’azienda, e il "recupero a proficuo lavoro di personale sanitario e tecnico non prescritto che opera al di fuori del settore assistenziale".