Roma San Paolo, appello contro le affissioni abusive
La denuncia di attivisti ed eletti del M5S in Municipio VIII che si rivolgono al presidente Andrea Catarci
“Lungo le strade o in vista di esse è vietato collocare insegne, cartelli, manifesti, impianti di pubblicità o propaganda”. È da questo assunto che il M5S del Municipio VIII parte per combattere in nome della legalità, che “è fondante e fondamentale se si vuole una comunità che possa definirsi civile” – come dichiarano gli eletti in Municipio, Cafarotti e Vivarelli, insieme agli attivisti.
A contribuire in modo sostanziale al decoro delle strade del Municipio VIII, ci pensano e ci hanno pensato anche i ReTakers, i volontari del decoro-fai-da-te, che si organizzano per dare luogo a giornate di pulizia, tra rifiuti, adesivi, cartelloni, spesso abusivi. “Negli ultimi mesi – sottolinea la rete municipale del M5S – molti cittadini dell’Ottavo stufi di vedere il proprio territorio deturpato, si sono attivati in prima persona per riqualificarne alcune aree, mediante la rimozione degli stessi manifesti. Gli sforzi si sono concentrati sui muri della metropolitana di San Paolo, ma non solo”. Il tutto, nonostante i due portavoce municipali, Cafarotti e Vivarelli, abbiano portato in Municipio una mozione, approvata all’unanimità nel 2013, che istituisse la figura del ‘Responsabile del decoro urbano’.
Le iniziative dei volontari del decoro, sono state elogiate anche dal presidente del Municipio Andrea Catarci che, in una nota del 29 settembre 2014, spiegava come “in una fase di palese difficoltà a mantenere un livello decente di manutenzione urbana, le azioni positive di comitati, associazioni e semplici cittadini costituiscono una risposta concreta a situazioni d’emergenza e vanno sostenute in ogni modo, sia quando avvengono in modo spontaneo ed organizzato, sia quando sono sollecitate dalle Istituzioni locali, come nei casi in cui si muove la Protezione Civile locale di Millennium e Brigata Garbatella, sia quando si verifica un mix tra impegno sociale e soggetti deputati alla pulizia, come in questo caso con il Gruppo di Polizia Locale PICS e ancor più con l’Ama”.
“Da una parte – continuava Catarci – è necessario che le Istituzioni tutte raccolgano i messaggi che con tali interventi si intendono promuovere, migliorando la propria capacità di cura dei quartieri ed in particolare di aree sensibili come quella interessata, dove tra Metropolitana, negozi aperti fino a notte inoltrata e vita notturna di gruppi prevalentemente studenteschi si rendono vani i servizi ordinari di pulizia, peraltro potenziati, come quelli di controllo. Nondimeno, tali iniziative sono preziose perché specularmente contrapposte alle tante forme che assume la mancanza di senso civico e rispetto della città, anch’esse purtroppo in aumento, spesso al punto da scoraggiare le pulizie volontarie e da vanificare interventi massicci del volontariato, come nel recente caso del Parco Salerno-Sbragia, sempre nel quartiere San Paolo”.
Purtroppo, però – spiegano ancora dal M5S – “nonostante il grande lavoro di questi volenterosi ambientalisti, i muri riqualificati sono stati nuovamente sporcati da manifesti abusivi”.
Chi c’è dietro queste affissioni? “A promuovere in questo modo la propria programmazione è in particolare il Centro Sociale La strada che, indifferente alla volontà di queste persone continua imperterrito ad affiggere i manifesti persino sulle pareti pulite dai volontari. Ultimamente questi stessi manifesti sono comparsi persino sui muri della sede istituzionale del Municipio VIII in via Benedetto Croce 50, a dimostrazione del fatto che, evidentemente, non esiste nessun limite al loro operato”. Sotto accusa, precisano anche gli attivisti del M5S non c’è l’attività del Centro Sociale, “ma solo questa modalità di promozione che è contro la legalità, contro il rispetto dell’ambiente e, adesso, anche contro la volontà di molti cittadini del Municipio”.
Ciò che più dispiace agli attivisti, è che il Centro Sociale sembra “non prendere sul serio queste riqualificazioni, al contrario risponde picche alle richieste avanzate da molti cittadini di smettere con le affissioni abusive. Dato che questa diatriba sta diventando motivo di sconforto nella cittadinanza che si sente evidentemente abbandonata a combattere da sola questa battaglia che perde da anni, noi attivisti del Movimento 5 Stelle del Municipio VIII chiediamo alle istituzioni di intervenire a sostegno della legalità e dei cittadini che la pretendono. Ricordiamo infatti che il Centro Sociale La Strada è ospite in un edificio di proprietà di Roma Capitale, edificio tra l’altro da poco ristrutturato ‘di somma urgenza’ proprio dall’amministrazione capitolina”, a seguito di un incendio che ha colpito i locali di Garbatella. “Questo rapporto privilegiato del Centro Sociale con le Istituzioni – incalzano dal M5S – dovrebbe indurre queste ultime ad intervenire nel momento in cui si manifesta un problema che coinvolge il Centro Sociale stesso”.
Pertanto, di fronte agli elogi che il presidente del Municipio ha elargito nei confronti dei volontari di ReTake, si chiede un reale appoggio ai cittadini che hanno riqualificato gli spazi del suo territorio, “dimostrando a chi si trova nell’illegalità che siamo tutti uguali nel dover rispettare le regole. Per questo semplice motivo chiediamo al presidente Catarci di fare né più né meno di quello che i cittadini dell’Ottavo fanno da anni, ovvero segnalare le irregolarità portate alla loro attenzione dai nostri portavoce a chi di competenza, e di farlo a nome di tutti quei cittadini che, demoralizzati, hanno visto ben pochi risultati fino ad ora, sebbene loro stessi si siano impegnati nel ripulire e nel chiedere esplicitamente la pulizia a chi deturpa”.
Gli attivisti hanno quindi sottoposto la questione ai consiglieri, che giovedì 16 ottobre hanno protocollato una mozione che chiede al presidente del Municipio “quanto da noi sopra esposto, con la speranza che sia accolto e che passi dunque un messaggio chiaro da parte del Municipio, ovvero che la legalità e l’ecologia, termine che dovrebbe connotare proprio questa maggioranza, siano priorità davanti alle quali non ci siano amici che tengano!”.