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San Valentino, la vera storia dietro la leggenda del 14 febbraio

Il giorno degli innamorati commemora Valentino di Terni, Vescovo del III secolo: le origini della festa sono dibattute, oscillando tra tradizione cristiana, ricorrenze pagane e perfino Geoffrey Chaucer

Festa di San Valentino

Festa di San Valentino (© Freepik)

È risaputo che tra San Valentino e la festa degli innamorati esiste un’assoluta analogia. Meno note – e, in effetti, ancora dibattute – sono invece le origini di tale associazione che, come spesso accade, si perdono nella notte dei tempi. Affondando le proprie radici contemporaneamente nella storia e nel folklore.

Festa di San Valentino
Festa di San Valentino (© Freepik)

Alle origini di San Valentino

Il 14 febbraio, come ricorda Focus Junior, la Chiesa Cattolica commemora San Valentino di Terni, morto in questo stesso giorno del 273 d.C. Era il Vescovo della città umbra, che all’epoca si chiamava Interamna, ma fu ucciso a Roma, all’età di 97 anni, per ordine dell’Imperatore Aureliano. Contrariato, pare, dal fatto che il prelato, aggiunge Focus, aveva officiato il matrimonio tra una donna cristiana e un legionario pagano, spentisi insieme subito dopo le nozze.

San Valentino di Terni
San Valentino di Terni (© Brockbuilt.com / Wikimedia Commons)

Questa è una delle possibili ragioni per cui il porporato divenne il “Santo dell’amore”, anche se la vera spiegazione, come rileva Sky TG24, resta avvolta nel mistero. Secondo un’altra leggenda, per esempio, il motivo è che il presule avrebbe donato una grossa somma di denaro a una ragazza povera, permettendole così di sposarsi. La letteratura religiosa, invece, racconta che abbia fatto fare pace a due fidanzati che litigavano, offrendo loro la cosiddetta “rosa della conciliazione”.

Tra storia e leggenda

Più prosaicamente, spiega l’ANSA, la ricorrenza fu istituita nel 496 d.C. da Papa Gelasio I, che voleva porre fine ai riti pagani dei Lupercali. I quali, come riporta il Quotidiano Nazionale, cadevano il 15 febbraio, erano dedicati al dio della fertilità Luperco ed erano considerati in contrasto con la morale cristiana. Il clou, infatti, prevedeva che le matrone romane, soprattutto se incinte, si offrissero pubblicamente alle frustate benauguranti di un gruppo di giovani completamente nudi.

San Gelasio I, Papa
San Gelasio I, Papa (© Archive.org / Wikimedia Commons)

Qualcuno, infine, ipotizza che il padre moderno della solennità sia lo scrittore inglese Geoffrey Chaucer, grazie all’opera “Il Parlamento degli Uccelli”. Un poema scritto in occasione del fidanzamento di Riccardo II d’Inghilterra con Anna di Boemia, che per la prima volta legava Cupido a San Valentino. Quest’ultimo, tuttavia, sarebbe in realtà Valentino di Genova, omonimo e coevo del martire, celebrato il 3 maggio, data effettiva del royal engagement.

Ritratto di Geoffrey Chaucer
Ritratto di Geoffrey Chaucer (1343-1400), di autore sconosciuto (© Welsh Portrait Collection / Wikimedia Commons)

In ogni caso, sembrerebbe nata da qui la tradizione di scambiarsi in quest’occasione auguri, messaggi, fiori e regali, che riguarda milioni di coppie in tutto il mondo. A conferma che l’amore è l’unica forza in grado di sconfiggere il tempo, arrivando a baciare l’eternità.