Sanità Lazio, un accordo per lo smaltimento delle liste d’attesa
Dal primo gennaio, i sindacati vigileranno sullo smaltimento delle liste d’attesa nel Lazio
È stato siglato ieri sera l’accordo tra la Regione Lazio e i sindacati confederali dei comparti Sanità, Funzione Pubblica e Pensionati: a partire dal primo gennaio, i risultati delle prestazioni erogate in virtù dei progetti speciali varati dalla Regione Lazio per ridurre le liste di attesa, saranno oggetto di un monitoraggio puntuale e di un esame congiunto con le organizzazioni sindacali confederali e territoriali.
Dalla Regione riferiscono che le aziende sanitarie e ospedaliere, gli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico ed i Policlinici Universitari, previo confronto con le organizzazioni sindacali territoriali, dovranno dare ampia diffusione sull'andamento dei progetti, dei risultati raggiunti e sui volumi dell'attività svolta in via ordinaria e intramoenia. Inoltre, le Asl dovranno obbligatoriamente pubblicare i tempi d'attesa e l'operatività dei criteri d'appropriatezza, a partire proprio dalle prestazioni maggiormente critiche.
L'intesa precisa che le prestazioni dei progetti speciali dovranno essere effettuate privilegiando le ore serali dei giorni feriali, fino alle 22, e la giornata di sabato, allo scopo di aumentare il numero di prestazioni offerte negli orari e nei giorni più favorevoli ai cittadini.
Nel piano di smaltimento saranno privilegiate le prestazioni che hanno un tempo di attesa maggiore di 180 giorni. Priorità particolare sarà prevista per Tac, Rmn, Ecografie, in qualsiasi distretto corporeo, comprese quelle cardiache o dei Tsa, Ecg da sforzo e Holter: ai cittadini con prenotazione registrata all’interno del sistema ReCUP sarà data la possibilità di anticipare l'appuntamento già fissato così da avere tempi più rapidi per l'esecuzione di nuove prestazioni.