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Sanremo 2025: è stata la serata dei duetti o il festival degli sconosciuti?

Alcuni cantanti del Festival, ospiti dei duetti sono evidentemente più o meno noti. Altri, onestamente, si fa fatica a capire chi siano

Carlo Conti_Tony Effe_Noemi

Carlo Conti_Tony Effe_Noemi

Canonizzazione del Presidente della Repubblica. Non sapevo che Benigni fosse stato nominato, con un referendum popolare, rappresentante delle idee di tutti gli Italiani.

Rose Villain e Chi-è-llo?. Battisti si unisce al coro del Califfo e della Ferri che dalla prima serata, in cielo, intona frasi blasfeme “col permesso di Dio”.

The Sound of Silence: una cafonata.

Tutto il resto è noia con Tony Effe

Tony Effe e Noemi. Dopo questa versione di “Tutto il resto è noia” qualcuno ha modificato, per rispetto, la scritta sulla lapide di Califano che recitava “ Non escludo il ritorno “, cancellando la prima parola. Forse Noemi avrebbe potuto duettare col corvo Rockfeller, quantomeno per assonanza vocale.

Non sappiamo se sia il frutto di una mutazione genetica evolutiva, sta di fatto che questa marcatissima difficoltà nella dizione, diffusa fra i giovani, fa riflettere.

Particolarità evidente giovedì sera nel vincitore delle nuove proposte che, in totale antitesi con la tendenza LGBTD+ & Co. che aveva pervaso il Festival dello scorso anno, è invece l’incarnazione del bravo ragazzo della porta accanto.

Rkomi non è un anagramma ma pare sia frutto di un errore di trascrizione. Sembra che al momento di iscriversi all’ENPALS (Ente nazionale di previdenza e assistenza per i lavoratori dello spettacolo), il giovane cantante abbia effettivamente pronunciato il proprio reale nome e cognome ma il funzionario non sia stato in grado di comprendere ed abbia scritto quel poco che aveva creduto di decriptare.

Corsi è tenero, sembra un giovane Renato Zero molto timido. Sbagliata la scelta di Topo Gigio alla quale, non fosse altro che per coerenza col pigmento citato (nel blu dipinto di blu) avrebbero potuto preferire i Puffi. Al duo celeste Califano-Ferri, si unisce per bestemmiare in polifonia anche Domenico Modugno.

Il talento di Serena Brancale per un’altra canzone

È assurdo che Serena Brancale debba rivelare il proprio talento vocale (e ne ha!) in seno a un duetto. Bella, sexy e dotata di una splendida voce. Ed è anche pianista.

Veramente peccato. Occasione mancata in gara solista.

Irama sembra Roger Daltrey degli Who con un chilo di tatuaggi. Canta in coppia con Monna-Arisa.

Max Giusti poteva informarsi meglio ed evitare una triste gaffe. Oliva Newton John é deceduta.

Toquinho…Che dignità, che classe, quanta eleganza.

La sensazione è che questi giovanissimi concorrenti non sappiano neppure chi siano (o fossero) gli artisti che interpretano o con i quali duettano. Pare abbiamo “beccato” uno di loro che sbirciava sul telefonino prima di entrare in scena informandosi su Wikipedia.

Il cantante dei Kolors ha in comune con Sal Da Vinci solamente una splendida dentatura, per il resto é come vedere giocare a basket Michael Jordan (Sal) a fianco del nano bagonghi.

Marcella Bella è single

Quella di stasera era stata annunciata come la serata dei duetti. Ma allora con chi ha cantato Marcella Bella?

Rocco Hunt e Clementino hanno sortito in me l’effetto di un catetere nell’uretra. Al coro nell’alto dei cieli si unisce in questo momento anche Pino Daniele.

Persino io, che non bestemmio mai, ne ho sentita la necessità e ho chiamato, vigliaccamente, il mio amico Fabio, campione europeo di blasfemia 2021, affinché lo facesse per me, per interposta persona.

Alle 23:00 ecco arrivare sul palco Mahmood, in veste di co-conduttore. Anche lui è dovuto ricorrere all’auto tune. Per parlare.

Sembrava un Gabriel Garko esotico versione 3.0. Mi pareva strano che quest’anno non ci fosse un colpo di coda del movimento Woke.

Mahmood in playback

E quando si cimenta nelle vesti di cantante lo fa in playback tanto che, ad un certo punto, si dimentica di avvicinare il microfono alla bocca mentre la propria voce continua a diffondersi. Un’ accozzaglia di suoni incomprensibili, voce processata inutile e una coreografia improbabile.

La risposta alla domanda “siamo soli nell’universo” non ha ancora una risposta. Ma se un’astronave aliena fosse passata vicino alla terra stasera e avesse captato i segnali televisivi di Rai 1, avrebbe avuto il dubbio se far saltare in aria il nostro pianeta o ripassare fra un miliardo di anni.

“Sono Francesco” di Francesco Tricarico ha avuto, nella musica italiana, lo stesso impatto che ebbe nella storia del nostro paese il tellinaro che stava pescando sulla spiaggia di Sapri mentre al largo solcava le onde la spigolatrice.

Con maestra “puttana” di Tricarico e la “bella stronza” di Masini ci aspettavamo le critiche dei movimenti femministi di mezzo mondo. Tutto tace. Meglio così.

Annalisa, Giorgia e Franco Battiato

Annalisa e Giorgia voci davvero forse troppo perfette da non indurre a pensare che fossero almeno in parte processate. Nemmeno in studio di registrazione si ottiene una perfezione come questa. Ma le due cantano. Un altro pianeta sicuramente.

“Al 41esimo Franco Battiato, detto il Maestro, ascoltata la versione del proprio brano, raggiungeva il coro in paradiso.” La versione de “La cura” di Cristicchi e Amara ricorda molto, nell’intro, la stupenda Ave Maria cristiano-islamica di Tania Cassis e gli Imam musulmani.

Sara Toscano in un brano sconosciuto. Così come i colleghi in coppia.

Johnson Righeira sembra uno dei personaggi del film I Goonies.

Mentre cantavano “Sanremo sta finendo” io guardavo l’ora e asciugavo il sangue che mi usciva dall’orecchio destro.

Frah Quintale (da non confondere con il frate di Robin Hood) canta con i denti incollati come se avesse sbagliato ad usare il dentifricio e avesse preso per errore un tubetto di Vinavil.

Ma (H)Olly e Benji non era un cartone animato degli anni 80? Quando ha iniziato a cantare (?) sono uscito in giardino, ho alzato lo sguardo al cielo, ho aperto le braccia e ho invocato l’asteroide.

Achille Lauro e Elodie. “A mano a mano”. Sono dispiaciuto per Cocciante. Davvero.

Massimo Ranieri e Neri per Caso, la voce è super

Per fortuna sono arrivati i Neri per caso e Massimo Ranieri nel momento in cui ero tentato di emulare Seneca. Prova vocale di altissimo livello. Spero qualcuno se ne sia reso conto.

Williie Peyote & Co. Ma ce l’hanno col Califfo? Lasciatelo riposare in pace, santo Dio!

Nemmeno Dalla viene risparmiato da Brunori Sas e…chi?

Masini e Fedez sembravano due turisti beccati in Messico con degli stupefacenti, condotti nel sotterraneo di una prigione e, mentre uno veniva interrogato, torturato e abusato, urlando disperatamente, l’altro balbettava snocciolando una sorta di preghiera, con lo sguardo terrorizzato ed impietrito di chi è consapevole che dopo toccherà anche a lui.

Cristiano De André avrebbe potuto tranquillamente esibirsi da solo. Nessuno avrebbe notato l’assenza di un collega in duetto.

Con Amor de mi vida arriva un gruppone di simpatici rappers in una formazione improbabile, una sorta di Avengers de noantri.

Ho finito la bottiglia di Arak che mio zio mi portò dal Libano.

Sono stordito. Proverò a dormire. Dopo tutto, domani, il sole sorgerà ancora.