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Festival di Sanremo, no a Rosa Chemical. Morgante (FdI): “Proteggiamo i bambini”

“Sanremo chiuda le porte a Rosa Chemical”, è la richiesta della deputata Morgante ad Amadeus. “Il rapper è un pericolo per i bambini”

Rosa Chemical con il cappello da cowboy

Rosa Chemical

Nuova bagarre sul Festival di Sanremo, questa volta bersaglio è Rosa Chemical, rapper contro cui si scaglia la deputata di Fratelli D’Italia Maddalena Morgante. Tema dell’invettiva il pericolo di temi come la rivoluzione gender che l’artista porterà sul palco.

“Manuel Franco Rocati, in arte Rosa Chemical, in gara alla prossima edizione del Festival di Sanremo, porterà come lui stesso affermato, e chiedo scusa sinora per i termini che utilizzerò (…), il sesso, l’amore poligamo e il porno su Only Fans”. Così inizia il suo discorso alla Camera Maddalena Morgante, riferendosi probabilmente all’intervista rilasciata dal rapper alla rivista Vanity Fair.

Dopo le polemiche sull’opportunità del discorso del presidente Ucraino sul palco della kermesse musicale italiana per eccellenza, arriva una nuova scintilla destinata a infiammare gli animi.

La cosiddetta “rivoluzione fluida”, un tema assai caro alla politica che come sempre si spacca tra chi la appoggia e chi la condanna con fermezza, entra a Sanremo con la faccia di Rosa Chemical. Rapper, 25 anni e un aspetto che non passa inosservato.

Rosa Chemical

Sanremo: no a Rosa Chemical. L’invettiva

Così alla Camera dai deputati, l’Onorevole Maddalena Morgante prende la parola e si scaglia contro la partecipazione del cantante:

“La rivoluzione fluida era arrivata già da tempo al teatro Ariston, ma trasformare il Festival di Sanremo, un appuntamento che ogni anno tiene incollati allo schermo famiglie e bambini emblema della tv tradizionale convenzionale, nell’appuntamento più gender fluid di sempre è del tutto inopportuno – afferma la deputata – Nonostante viviamo nell’era dei social network, la televisione rimane il principale canale di informazione per i cittadini. E i maggiori fruitori del mezzo televisivo rimangono i minori e le famiglie che diventano la fascia di riferimento principale per la creazione di programmi”.

Rosa Chemical

Una vera accusa al programma, guidato e diretto da Amadeus che, secondo l’onorevole “rischia di diventare l’ennesimo spot in favore del gender e della sessualità fluida, temi sensibilissimi che da sempre Fratelli d’Italia contrasta”, ha continuato Morgante. “È inaccettabile che tutto questo possa avvenire non solo nella tv di Stato, che troppo spesso dimentica il suo ruolo di pubblico servizio, e non soltanto con i soldi dei contribuenti, ma soprattutto davanti ai tantissimi bambini che guarderanno la televisione per una serata in famiglia”.

“È innegabile che la rassegna canora più importante del nostro Paese sia un enorme veicolo culturale, ma anche politico e sociale – continua la Morganti – Come lo stesso mondo della musica è un palcoscenico per raccontare e descrivere la società e le sue dinamiche attuali”.

Insomma, secondo la deputata ormai il Festivale sarebbe un “vero condensato della peggiore ideologia che mina l’identità dell’uomo e della donna e mira alla dissacrazione, in modo del tutto irrispettoso dei più importanti simboli religiosi”. “Questo per Fratelli d’Italia non è accettabile, auspichiamo pertanto che ci sia un ripensamento”.

*Immagini dalla pagina Instagram Rosa Chemical