Santanchè e Mollicone contro Report: “Macchina del fango, metodo inaccettabile”
Santanchè e FdI contro Report: interviste tagliate; informazioni riportate parzialmente; la negazione del diritto di replica
Santanchè e FdI contro Report, riportiamo le loro parole. “Abbiamo incalzato il direttore di Rai3 Di Mare. Abbiamo chiesto sugli ascolti reali della rete, sui costi di ‘Titolo V’ e sull’eventuale conflitto fra il ruolo di direttore di rete ricoperto e la conduzione di ‘Frontiere’ e, in particolare, sui metodi del giornalismo di Report e la loro collaborazione con il consorzio giornalistico internazionale OCCRP”.
Lo hanno affermato i parlamentari di Fratelli d’Italia e commissari di Vigilanza Rai Federico Mollicone e Daniela Santanchè, che nell’audizione del direttore di Rai3, Franco Di Mare, in commissione di Vigilanza, hanno parlato dell’esistenza di un “metodo Report, che è una “macchina del fango” e che fa uso di “manipolazione”.
“L’aumento percentuale che viene raccontato sui giornali di Rai3 è soprattutto trainato dagli ‘asset’, i servizi di informazione come il Tg3 e i TgR, grandi bacini di utenza in questo periodo. E dallo spostamento di Fazio, che comunque porta alti numeri.
I programmi di rete, infatti, sono in ribasso, come Agorà, ad esempio. Su ‘Titolo V’, ci chiediamo come mai un programma da 2% di share in prima serata, nonostante il target di Rai3, debba avere due studi fra Roma e Napoli e quali siano i costi”.
La nomina di Ranucci e i metodi di Report
“Inoltre ci chiediamo quale sia l’operatività della nomina di Ranucci a Vicedirettore, date le deleghe attribuite che, fondamentalmente, riguardano solo la sua trasmissione.
Il ‘metodo Report’ è sempre lo stesso: interviste tagliate, come successo con Giorgia Meloni; informazioni riportate parzialmente; la negazione del diritto di replica, come avvenuto con Marsilio. Persino vicende come quella di Giuli, che ha visto violata la propria privacy con la messa in onda di una mail privata. Ci chiediamo se queste modalità del giornalismo investigativo non possano essere contrarie al Contratto di Servizio. In particolare il principio di indipendenza, e della deontologia professionale”.