Scambio di embrioni per omonimia?
Quando il cognome segna il destino…di Massimo Persotti
Maledetto il cognome, avranno pensato le coppie coinvolte all'ospedale Pertini di Roma dalla scambio di embrioni di cui le cronache nei giorni passati si sono a lungo occupati. Per la quasi omonimia dei cognomi dei pazienti, una donna si è ritrovata con in grembo due gemelli non suoi, ma figli biologici dell'altra coppia.
Prendersela con il cognome sarebbe troppo facile, piuttosto sarebbe bene capire come l'inquietante caso si sia fatto beffe delle procedure di sicurezza e tracciabilità.
Secondo il 'Dizionario dei cognomi italiani' di Michele Francipane, i cognomi più diffusi e frequenti sarebbero circa 200 (i Bianchi o i Rossi, tanto per intenderci). Ma tra frequenza e omonimia, c'è differenza. Un dato allora per capire. Ogni cognome ha delle varianti e il campione di varianti è Perrone, oltre 350, scrive Francipane. Insomma, il campo è vasto, il tranello è sempre dietro l'angolo. Ma fonte di disgrazia può esser non solo l'omonimia, ma il cognome stesso.
In Germania, secondo recenti stupefacenti studi, chi si chiama Bauer (Contadino), Schneider (Sarto) o Müller (Mugnaio), avrà meno possibilità di essere invitato a fare un colloquio di chi porta senza merito né colpa un cognome come Kaiser (Imperatore) o König (Re). Due cognomi altisonanti che, evidentemente, fanno ancora il loro effetto se è vero che chi li porta è 27 volte più probabile che faccia carriera.
Non se la passano bene neppure i nomi. Negli Stati Uniti, God Gazarov, 26enne di origine russe, proprietario di una gioielleria a Brooklyn, non ha ottenuto un finanziamento per acquistare un auto. Il suo nome, God, ereditato dal nonno paterno, in inglese significa 'Dio' e l'agenzia di informazioni creditizie non riconosce nel suo sistema un così scomodo nome. Un funzionario dell'agenzia gli avrebbe adirittura consigliato di cambiare nome, ma il buon God, nel senso del signor Gazarov, non c'ha pensato proprio e ha intentato una causa civile.