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Scatta la sanatoria, puoi azzerare multe TARI e IMU senza interessi: chi aderisce entro maggio paga il 40% in meno | Come chiudere tutto senza sanzioni

Le tasse più odiate

Novità sulle tasse comunali - pexel - romait.it

Ora potrai finalmente sbarazzarti di Tari e Imu: se ti sbrighi ad aderire risparmi un sacco di soldi 

Le tasse sono da sempre un tema sensibile e talvolta divisivo, specialmente quando si parla di quelle legate al possesso di un immobile. Ogni anno, milioni di cittadini si ritrovano a dover affrontare le cosiddette imposte locali, che gravano sul bilancio familiare e che, purtroppo, non possono essere evitate.

Tra le più note, e anche tra le più malviste, troviamo sicuramente la Tari e l’Imu, due voci che compaiono puntuali nei calendari fiscali dei proprietari di case. Il peso economico di queste imposte può variare sensibilmente da città a città, ma per molte famiglie rappresenta comunque un’uscita significativa da tenere in conto.

Parliamo di tasse comunali, ovvero tributi che non finiscono direttamente nelle casse dello stato centrale, ma che vengono incassati dai comuni per finanziare i servizi locali. La loro funzione, in teoria, è nobile e fondamentale: servono a garantire la gestione dei rifiuti urbani, la manutenzione delle strade, l’illuminazione pubblica, il verde, l’edilizia scolastica e molto altro.

Tuttavia, nella pratica quotidiana, il cittadino tende a percepirle più come un’imposizione che come un contributo diretto al miglioramento della propria città.

Cosa paghiamo con questi tributi

La tari, ad esempio, è la tassa sui rifiuti e si paga per il semplice fatto di occupare o detenere un immobile. L’imu invece è l’imposta municipale propria, e riguarda gli immobili diversi dall’abitazione principale, fatta eccezione per quelli di lusso.

Entrambe sono calcolate in base a parametri specifici come la superficie dell’immobile, la sua destinazione d’uso, la rendita catastale e la zona in cui si trova. Ma non solo: in alcuni casi, entrano in gioco anche le condizioni economiche del nucleo familiare, tanto che chi si trova in situazioni particolarmente fragili può accedere a esenzioni o riduzioni.

Non tutti però conoscono i meccanismi di queste imposte e, complice la difficoltà nell’interpretare le normative in continuo aggiornamento, molti cittadini si trovano a fare i conti con cartelle esattoriali che si trascinano nel tempo, accumulando sanzioni e interessi. Ed è proprio su questo fronte che arrivano importanti novità.

Corsa alle adesioni
Così risparmi tantissimo – pexel – romait.it

Un metodo per risparmiare fino al 40%

A quanto pare è stato aperto un nuovo canale per la cosiddetta rottamazione delle cartelle. Questo è quello che ci dice investireoggi.it. Una sanatoria pensata per i tributi locali, che consente ai contribuenti di mettersi in regola senza dover pagare le sanzioni e gli interessi di mora maturati nel tempo. In pratica, si tratta di una sorta di “condono” parziale che può alleggerire notevolmente il peso del debito accumulato. La misura, oltre a voler aiutare i cittadini in difficoltà, rappresenta anche un’opportunità per i comuni, che così possono recuperare parte delle somme non riscosse.

La buona notizia è che questa finestra di regolarizzazione sarà sempre aperta, e non vincolata a scadenze rigide, permettendo quindi a chi ha pendenze di sistemare la propria posizione gradualmente. Un’occasione importante, soprattutto in un periodo in cui il carico fiscale appare sempre più pesante, e ogni possibilità di risparmio viene accolta con sollievo da chi, mese dopo mese, cerca di tenere in equilibrio i conti familiari.