Scenari futuri per la mobilità verde a Roma
È Roma a guidare la classifica dei capoluoghi più green, con il 19,2% del totale dei veicoli elettrici censiti
Secondo i dati contenuti in un rapporto elaborato dal Centro Studi Continental, in cui viene fotografata la situazione della mobilità verde in Italia per il 2015, nel paese circolano attualmente 3.430 auto elettriche, ovvero, meno dello 0,01% rispetto all’intero parco nazionale, che conta circa 37 milioni di vetture.
È proprio Roma a guidare la classifica dei capoluoghi più green, con il 19,2% del totale dei veicoli elettrici censiti.
Uno studio dell’Osservatorio Autopromotec realizzato sulla base di dati Aci ci segnala però un altro dato piuttosto curioso: negli ultimi 6 anni (2008-2014), a fronte di un aumento del parco circolante complessivo pari al 2,7% in tutta Italia, le prime dieci città italiane hanno iniziato a sperimentare il fenomeno della ‘demotorizzazione’, con un saldo negativo del -6,7% nel numero di autoveicoli, trainato da Milano (-22,3%), Bari (-19,7%), Roma (-4,7%), Genova (-2,5%) e Napoli (-2,1%).
Come interpretare dunque questi dati? Certamente la riduzione nel numero di veicoli si lega all’esasperazione per un traffico sempre più congestionato, che spinge molti automobilisti a mandare in pensione prematuramente la loro auto, fonte di costante stress e spese, magari ricorrendo a piattaforme online per la vendita di automezzi usati.
Per favorire la diffusione di veicoli a basse emissioni inquinanti, tuttavia, giocano un ruolo fondamentale anche le misure che sempre più comuni prevedono di adottare.
Non ci riferiamo solo alle agevolazioni fiscali come l’esenzione dal pagamento del bollo auto per cinque anni, già prevista in molte città per le auto elettriche, ma anche a piani più articolati, come ad esempio il progetto per la creazione di una Maxi ZTL, che la Giunta Capitolina conta di implementare entro l’inizio del 2017, all’interno del più ampio piano per la mobilità sostenibile.
Ispirata dall’esempio della ‘congestion charge’ di Londra, si prevede anche a Roma l’applicazione di tariffe differenziate per l’accesso all’area dell’anello ferroviario, sulla base della classe di appartenenza del mezzo; una volta esauriti i 120 punti inizialmente concessi a tutti i veicoli, i varchi elettronici inizieranno ad addebitare ai mezzi in entrata una tariffa variabile tra 1 e 3 euro, sulla base della classe di appartenenza (Euro 4, 5 e 6) prevedendo l’esenzione totale per le auto elettriche.
Lo scenario che è lecito prevedere, dunque, è che se non per scelta almeno per necessità, gli automobilisti della capitale – tradizionalmente restii ad abbandonare il proprio mezzo per accedere al centro urbano – scelgano perlomeno di ricorrere in futuro a mezzi eco-compatibili, davanti all’alternativa di dover sostenere ingenti costi per l’uso dei mezzi tradizionali. Il successo del piano, tuttavia, dipenderà anche dalle misure che il Comune prenderà per dotare la città di una rete capillare di stazioni di ricarica; attualmente all’interno del GRA sono appena 56, decisamente troppo poche per sostenere la tanto auspicata rivoluzione della mobilità capitolina. Staremo a vedere.