Schroeder: “Putin è interessato a porre fine alla guerra ma alcuni punti devono essere chiariti”
“L’immagine che la gente ha di Putin è solo una mezza verità. Quando questa guerra sarà finita dovremo tornare a trattare con la Russia”
Come riportato da La Stampa, Gerhard Schroeder, ex cancelliere tedesco, attuale capo del board di Nord Stream e a capo del consiglio di sorveglianza di Nord Stream 2, è intervenuto al New York Times, esprimendosi sul conflitto tra Ucraina e Russia e sulla figura di Vladimir Putin, suo amico da molti anni.
“Penso che questa guerra sia stata un errore, e l’ho sempre detto”, ha spiegato Schroeder. Quello che dobbiamo fare ora è creare la pace il più rapidamente possibile. Ho sempre servito gli interessi tedeschi. Faccio quello che posso. Almeno una parte si fida di me”.
Schroeder: “Penso che questa guerra sia stata un errore”
“Sulle atrocità di Bucha occorre indagare, anche se il mandante non può essere Putin ma qualche suo sottoposto”, ha rivelato tra gli argomenti. “I due figli di Schroeder sono stati entrambi adottati in Russia. “Tutte queste cose hanno influenzato il mio rapporto con la Russia molto presto, e come cancelliere, ho cercato di continuare così”.
“L’immagine che la gente ha di Putin è solo una mezza verità”
“Fondamentalmente dagli anni ‘60 la cooperazione con l’Unione Sovietica e poi con la Russia è stata una costante. Hanno avuto i soldi e hanno consegnato il gas. Anche nei tempi duri della Guerra Fredda non ci sono mai stati problemi”. Durante il suo mandato Schroeder ha portato avanti il Nord Stream 1, che collegava per la prima volta la Russia (allora sempre di Putin) e la Germania sotto il Baltico. “C’era la sensazione di poter contare l’uno sull’altro. L’immagine che la gente ha di Putin è solo una mezza verità“.
“Putin è interessato a porre fine alla guerra ma non è facile”
“Quello che posso dirvi è che Putin è interessato a porre fine alla guerra. Ma non è così facile. Ci sono alcuni punti che devono essere chiariti. Il mio consiglio è di pensare a ciò che un’economia che dipende dalle esportazioni può ancora sostenere e ciò che non può più sostenere. La Russia non chiuderà il rubinetto. Se succedesse mi dimetterei. Quando questa guerra sarà finita dovremo tornare a trattare con la Russia. Lo facciamo da sempre”.