Sciopero della fame contro i tagli ai nidi convenzionati di Roma
Davide Tutino, il consigliere che non mangia dal 21 marzo
Abbiamo parlato con Davide Tutino, vicepresidente del Municipio VII, che, in segno di protesta contro i tagli agli asili nido convenzionati di Roma, ha iniziato uno sciopero della fame: Tutino non mangia dal 21 marzo.
“Il Comune di Roma appalta l’illegalità”: questa la sua dura sentenza. Secondo Tutino, infatti, già dall’epoca di Alemanno, il Comune di Roma, pretendendo qualità ma non predisponendo fondi necessari a garantirla, ‘obbliga’ – se così si può dire – gli asili nido convenzionali a ricorrere all’illegalità, magari con contratti in nero o non a tempo indeterminato, e tutto ciò a discapito della didattica.
Questo, però, sarebbe vietato dalla disciplinare, con il rischio che, se scoperti, “i nidi chiudono” – spiega.
“Il Comune di Roma – continua – impone degli standard, ma al tempo stesso non fa in modo che i nidi convenzionati possano garantirli”. Ma il problema, secondo Tutino, non è di soldi, perché quelli ci sarebbero anche. Il problema è “di legalità”.
Inoltre, al taglio dei fondi, si aggiunge la previsione della delibera n. 244 di Alemanno che prevede che i bambini che non frequentano i nidi a luglio non devono pagare la quota. “Ma i costi fissi, i nidi convenzionati li pagano anche a luglio”. Tra questi, il costo del personale e dell’affitto (o dell’IMU), che costituiscono più del 90% della spesa delle strutture. Strutture che devono anche essere adeguate al bacino di utenza (6mq per ogni bambino).
“Questi sono costi fissi, imposti da standard fissi del Comune di Roma” – prosegue Tutino. “Con Riccardo Magi – aggiunge – abbiamo anche fatto un esposto alla Procura della Repubblica per fare in modo che chiudessero tutti gli asili nido abusivi”, i quali creano concorrenza sleale alle strutture accreditate.
“Quello che chiediamo – conclude Tutino – è una risposta istituzionale formale: né colloqui, né parole, solo risposte formali. Intanto il Municipio VII ha depositato una memoria di giunta a sostegno degli asili nido convenzionati. Quindi abbiamo voluto dare un segnale forte in questo modo”.
Importante, secondo Tutino, è che al momento si costituisca una Commissione Indipendente che certifichi i costi delle strutture. Fino a che questi segnali non giungeranno dalle istituzioni, Tutino proseguirà con il suo sciopero della fame.