Sciopero generale 20 ottobre, mezzi pubblici e scuole a rischio. A Roma disagi in Atac e linee periferiche
A Roma lo sciopero interesserà la rete Atac e i bus periferici gestiti dalla Roma Tpl
Il 20 ottobre si preannuncia un venerdì nero per il trasporto pubblico: treni, scuole, bus e metro a rischio per lo sciopero generale in tutta Italia con modalità e tempi diversi. La protesta nazionale di 24 ore è stata proclamata dai sindacati Cub, Sgb, Adl e Sicobas.
Venerdì 20 ottobre sarà una giornata di sciopero generale in tutta Italia, nei settori pubblici e privati: si rischia lo stop dei treni nazionali e regionali e degli altri mezzi di trasporto pubblico locale, e anche la chiusura delle scuole e l’astensione dal lavoro in altri servizi, come quelli della Sanità.
A Roma l’agitazione interesserà la rete Atac e i bus periferici gestiti dalla Roma Tpl. Il servizio sarà comunque regolare fino alle 8,30 e dalle 17 alle 20.
Treni e Autostrade
Lo sciopero per quanto riguarda i treni partirà ”dalle 21 di giovedì 19 alla stessa ora di venerdì 20 ottobre”. Diversi gli orari per il settore autostradale, dove inizierà alle 22 di giovedì 19 ottobre e terminerà alla stessa ora di venerdì.
Scuola
Apertura delle scuole a rischio, sempre venerdì 20 ottobre, come riportato da una circolare del ministero dell’Istruzione. “E’ previsto uno sciopero generale proclamato da Adl Varese, Cub, Sgb, SI Cobas con adesione dell’U.S.I. – Unione Sindacale Italiana e dell’Usi-Unione Sindacale Italiana.
Lo sciopero dei mezzi pubblici a Roma
Notte 19/20 ottobre 2023
–Non garantito il servizio delle linee bus notturne (linee la cui denominazione inizia per “n”).
-Garantito il servizio delle linee diurne che hanno corse programmate oltre le ore 24 e le corse notturne delle linee 38-44-61-86-170-246-301-451-664-881-916-980.
Giornata del 20 ottobre 2023
–Garantite le corse sull’intera rete da inizio servizio diurno alle ore 8.29 e dalle ore 17.01 alle ore 19.59;
-Non garantito il servizio sull’intera rete dalle ore 8.30 alle ore 17.00 e dalle ore 20.00 al termine del servizio diurno;
-Non garantite le corse delle linee metro A-B-C previste dopo le ore 24;
-Non garantite le linee diurne che hanno corse programmate oltre le ore 24 e le corse notturne delle linee 8-38-44-61-86-170-246-301-451-664-881-916-980.
Notte 21/22 ottobre 2023
–Garantito il servizio delle linee bus notturne (linee la cui denominazione inizia per “n”);
-Non garantite dopo le ore 24 il servizio metro A-B-C, le linee diurne che hanno corse programmate oltre le ore 24; le corse notturne delle linee 8-38-44-61-86-170-246-301-451-664-881-916-980.
Accessibilità
Durante le sciopero, nelle stazioni della rete metroferroviaria che resteranno, eventualmente aperte, non sarà garantito il servizio di scale mobili, ascensori e montascale.
Biglietterie, parcheggi e bike parking
Durante lo sciopero non garantito il servizio delle biglietterie; i parcheggi di interscambio restano aperti. Il servizio delle biglietterie on-line non subirà alcuna interruzione. Utilizzate le biglietterie on-line o pagate direttamente in stazione o a bordo della flotta di superficie con carte di credito/debito; durante lo sciopero, nelle stazioni della rete metroferroviaria – ad eccezioni delle stazioni Ionio e Arco di Travertino non sarà possibile utilizzare i bike box; il deposito o il ritiro della bici potrà essere effettuato al di fuori della fascia sciopero.
Informazioni
Tutte le informazioni sullo stato del servizio sono disponibili sulla piattaforma informativa InfoAtac:
Web: www.atac.roma.it
Twitter: @infoatac
Whatsapp: inviando un breve testo con la richiesta di informazioni al numero 335.1990679
Display e fonia di bordo e delle stazioni.
Motivazioni dello sciopero
– rinnovo dei contratti e aumento dei salari con adeguamento automatico al costo della vita e con recupero dell’inflazione reale;
– introduzione per legge del salario minimo di 12 euro l’ora;
– vietare l’utilizzo dei fondi del PNRR per armamenti e invio di armi e rilanciare in modo consistente I finanziamenti alla tutela ambientale e alla messa in sicurezza dei territori;
– cancellazione degli aumenti delle tariffe dei servizi ed energia, congelamento e calmiere dei prezzi dei beni primari e dei combustibili, incameramento degli extra-ricavi maturati dalle imprese petrolifere, di gas e carburanti ;
– riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario;
– locco delle spese militari e dell’invio di armi in Ucraina, nonché investimenti economici per la scuola, per la sanità pubblica, per i trasporti;
– revocare l’abolizione del reddito di cittadinanza e per il lavoro stabile e a salario pieno o per un salario garantito a tutti I disoccupati e sottoccupati;
– rilancio di un nuovo piano strutturale di edilizia residenziale pubblica che preveda anche il riuso del patrimonio pubblico attualmente in disuso, a beneficio dei settori popolari e dei lavoratori;
– fermare le stragi di lavoratori, introdurre il reato di omicidio sul lavoro;
– fermare la controriforma della scuola; e cancellare l’alternanza scuola-lavoro e gli stage gestiti dai centri di formazione professionale pubblici e privati;
– difesa del diritto di sciopero e riconoscimento a tutte le OO.SS. di base dei diritti minimi e dell’agibilità sindacale in tutti i luoghi di lavoro.
– introdurre una nuova politica energetica che utilizzi le fonti rinnovabili, senza ricorre a nucleare e rigassificatori;
– l’aumento delle risorse a favore dell’autodeterminazione, la tutela della salute delle donne e per combattere discriminazioni, oppressione nel lavoro, nella famiglia e nella società.
Contro:
– le privatizzazioni e il sistema di appalti/subappalti rafforzati dal DDL Concorrenza, che attaccano gli interessi collettivi a vantaggio di imprese e speculatori;
– l’Autonomia Differenziata che disgrega il paese e allarga le differenze sociali tra territori;
– l’economia di guerra e la guerra, vera sciagura umana e sociale per i popoli ed i lavoratori.
Adesione nel corso dei precedenti scioperi
Adl, Cib Unicobas, Confederazione Cobas, Cub, Sgb, Sicobas, USB e Usi-Cit sciopero generale di 24 ore del giorno 2 dicembre 2022 – adesione del 39.3 per cento per esercizio superficie e del 18.9 per cento per esercizio metropolitane e ferrovie concesse.