Sciopero imminente dei lavoratori ATAC: la frustrazione degli autisti romani
Con il Giubileo in arrivo, Roma non può permettersi di ignorare questi problemi. Bisogna agire per evitare ulteriori disagi e garantire un servizio efficiente ai cittadini e turisti
Il clima di tensione tra i lavoratori dell’azienda di trasporto pubblico romano, ATAC, e la dirigenza è ormai palpabile. Antonio Pronestì, del Sindacato Unitario Lavoratori (SUL), ha annunciato l’attivazione delle procedure di sciopero, segnalando il malcontento diffuso tra gli autisti e altri dipendenti dell’azienda.
I diritti dei lavoratori di Atac
“I lavoratori sono stanchi di vedersi penalizzare nei diritti civili da un’azienda, l’Atac, che spesso scarica le proprie inefficienze gestionali sui propri dipendenti“, ha dichiarato Pronestì. Al centro della vertenza, spicca la richiesta di liberalizzare i cambi turno tra agenti, una misura che faciliterebbe la conciliazione dei tempi tra lavoro e vita privata per oltre 1600 autisti. “Un diritto di civiltà che sembra essere snobbato non solo dall’ATAC ma anche dall’Assessore alla Mobilità”, ha aggiunto.
La frustrazione dei lavoratori è acuita dall’atteggiamento dell’azienda, che si rifiuta di confrontarsi con i sindacati sulle richieste dei dipendenti. Questo rifiuto ha costretto i lavoratori a prendere in considerazione lo sciopero, una misura che potrebbe causare significativi disagi ai cittadini romani, già esasperati dai frequenti problemi di trasporto pubblico.
Una delle questioni più controverse riguarda i lavoratori della cosiddetta “4 area”, un gruppo di dipendenti che, secondo una sentenza della Cassazione, dovrebbe ricevere un inquadramento contrattuale adeguato. Nonostante il Consiglio Comunale abbia votato all’unanimità una mozione per risolvere il problema, la nuova maggioranza e il management aziendale hanno ignorato la questione, preferendo affrontare costosi ricorsi legali che l’azienda continua a perdere.
La discriminazione di Atac sui dipendenti
La situazione è resa ancora più complessa dalla discriminazione tra i dipendenti dei servizi interni e il personale di front line, specialmente riguardo alla pausa pranzo. Gli autisti, infatti, sono costretti a rifocillarsi nei locali pubblici, sostenendo costi ormai proibitivi, a fronte di un potere d’acquisto sempre più ridotto a causa dei mancati adeguamenti salariali.
Antonio Pronestì ha espresso solidarietà ai sindacati che, come il SUL, si trovano impossibilitati a risolvere i problemi cronici dell’azienda. “Ci si concentra sui mega progetti e si perde di vista la tutela del lavoratore”, ha affermato, sottolineando la difficoltà di reperire nuovi autisti a causa dei salari bassi e delle condizioni lavorative pesanti.
Alessandro Neri, della segreteria regionale del sindacato, ha aggiunto: “Sono questioni alle quali l’ATAC deve trovare adeguate soluzioni, specialmente in funzione del Giubileo, ormai alle porte. Non vogliamo più che su questi argomenti la politica faccia melina, specialmente sul problema della turnazione degli autisti. Va trovata una soluzione subito per ridare dignità e rispetto a un lavoro sempre più gravoso per gli operatori di front line”.
Con il Giubileo in arrivo, la città di Roma non può permettersi di ignorare questi problemi. La politica e l’azienda devono agire rapidamente per evitare ulteriori disagi e garantire un servizio efficiente ai cittadini, tutelando al contempo i diritti dei lavoratori. Lo sciopero, se confermato, potrebbe rappresentare un punto di non ritorno in una situazione già critica.