Scontri durante le proteste contro Telethon, 5 feriti e 5 fermati
Una cinquantina di attivisti davanti agli studi della RAI, intervengono le Forze dell’Ordine
Un presidio contro Telethon. Un presidio autorizzato, secondo quanto spiegano gli attivisti animalisti che hanno partecipato alla protesta. L’appuntamento era ieri sera in via Ettore Romagnoli, in zona Talenti, di fronte agli studi della Rai, insieme anche al Partito Animalista Europeo.
Non era previsto, però, che le cose andassero come poi si sono svolte. Siamo stati contattati da alcuni degli attivisti presenti in piazza i quali raccontano che 4 blindati delle Forze di Polizia sono intervenuti per disperdere i manifestanti, con un bilancio poco edificante: 5 portati al commissariato e 5 feriti, ricoverati i codice giallo e verde. Gli stessi che ci hanno contattati, poi, ci hanno riferito che al commissariato di Fidene, nella serata di ieri, veniva impedito l’accesso persino all’avvocato, non solo agli altri attivisti giunti lì per avere notizie degli altri componenti il presidio. Secondo gli ultimi aggiornamenti, 3 dei fermati – nella fattispecie tutte donne – avranno un processo per direttissima mentre gli altri 2 sono stati denunciati a piede libero. Sui fatti di ieri, anche su Facebook, sono apparsi commenti dei presenti: “A tutti coloro che hanno messo ‘Partecipo’ e non si sono presentati, sarò gentile: la prossima volta mettete ‘Forse’, per colpa vostra hanno inviato la polizia per 736 manifestanti, peccato che eravamo solo una cinquantina! Per colpa vostra ci hanno caricato e massacrato, non vi insulto perché non meritate neanche i miei insulti. Pensateci bene per la prossima volta, siamo stanchi di voi”.
La protesta degli animalisti non riguarda solo la battaglia a Telethon – che, raccogliendo soldi per la ricerca, si rende colpevole, secondo i manifestanti, di finanziare anche la sperimentazione animale – ma anche alla Rai stessa, alla quale sarebbe stato richiesto – riferiscono ancora una volta gli attivisti che ci hanno contattati – di dare eguale spazio, in quanto servizio pubblico, all’informazione sui metodi di sperimentazione alternativa a quella animale. Richiesta rimasta inascoltata.
“Chi tocca la cupola RAI e Telethon paga un caro prezzo! Quello che è avvenuto oggi (ieri, ndr), alla manifestazione contro Telethon, voluta per denunciare l’atteggiamento vigliacco da parte della dirigenza RAI a cui dopo esser stata fatta esplicita richiesta di dare spazio anche ad una altra contro-verità, la Ricerca senza Animali, non ha dato alcuna risposta – e ciò sottolinea ancora una volta come questo ipocrita servizio pubblico che ci chiede insistentemente di pagare il “suo” canone sia in mano solo ai potentati delle lobbies del farmaco – è andato oltre ogni limite. 4 blindati delle forze di polizia si sono avventati con una ferocia poco comprensibile su manifestanti che a parte la voglia di gridare la verità su Telethon non rappresentavano sicuramente una minaccia così pericolosa. Un bilancio da guerriglia, con 5 feriti e 5 portati di forza al commissariato senza un preciso motivo. Non solo, al commissariato di polizia di Fidene, si è creata una atmosfera surreale con un divieto d’accesso illegale, in un luogo pubblico, non solo agli attivisti in cerca di notizie degli altri componenti, ma addirittura dello stesso avvocato degli assistiti tenuto per oltre 6 ore al freddo fuori dalla porta ed anche un sequestro di una telecamera per far sparire forse alcune prove che avrebbero compromesso il modo di agire dei servitori del sistema” – così una nota diffusa su Facebook da Memento Naturae, i cui esponenti erano presenti al presidio.
“Ma non ci stupiamo di questo trattamento – si legge ancora – perché vuole dire che abbiamo colto nel segno (…) hanno ricevuto ordini precisi di impedire con le maniere forti che il 25esimo anniversario di Telethon potesse essere rovinato e subire di conseguenza una pubblicità negativa per il suo marchio. Ovviamente la trasmissione al Charity sarà proseguita di certo senza ovviamente trattare di quello che a pochi metri dai loro studi stava accadendo, come blocchi stradali, caos generale e ripetute cariche, ma sappiamo anche che i media di regime saranno obbligati all’oblio come successe del resto anche l’anno scorso”.
La nota di Memento Naturae, poi, passa ad accusare quello che viene definito ‘il poker della vergogna’, ovvero: “Rai, Telethon, Bnl, GLaxosmitkline. Sì, perché – si legge – ci sono cose davvero poco chiare in queste strane sinergie: la Rai, con le sue problematiche interne ed i suoi dirigenti inventati da Gubitosi & Company e sempre più corrotti e collusi con la mafia sanitaria; la Bnl, che si prodiga in maniera così filantropica nei confronti di Telethon e che invece risulta stranamente celere nel mandare sul lastrico una famiglia colpevole di una rata di mutuo insoluta; Telethon, o meglio ‘Truffathon’, che mentre da una parte chiede attraverso i suoi vip Montezemolo e Passeri consistenti donazioni utilizzando testimonianze e immagini strappalacrime di bimbi sfortunati, dall’altra stringe nel 2010 un’alleanza con un partner piuttosto discutibile come la Glaxosmithkline, condannata da una sentenza USA a risarcire 3 miliardi di dollari per vaccini non controllati e ultimamente accusata da un Tribunale di Milano per essere responsabile attraverso assunzione di un suo vaccino, Infarex Heka, di un bambino autistico. Ma si sa – conclude – Telethon dice di occuparsi per il 30% (il restante 60% donato invece con ricchi compensi per la sua macchina di propaganda) della terapia genica, sfornando tantissimi dati promettenti ma non dando mai risultati; e quale miglior collaboratore può essere una multinazionale al suo fianco che sia produttrice, anche se di vaccini pericolosi”.