Scontri Liverpool-Roma, ultrà condannato a 2 anni e mezzo di carcere
La sentenza è stata resa nota nel pomeriggio di ieri dalla Preston Crown Court
È stato condannato a due anni e mezzo di carcere Daniele Sciusco, l’ultras della AS Roma coinvolto nei disordini verificatisi in occasione della semifinale di Champions League fra Liverpool e Roma dello scorso 24 aprile.
L’accusa nei confronti del 29enne romano è quella di “violent disorder” (disordini violenti) e, nell’emettere la sentenza, il giudice Mark Brown della Preston Crown Court ha parlato anche di “comportamento provocatorio”. Da sottolineare come nella sentenza si sia parlato inoltre di un vero e proprio “schiaffo in faccia all’ospitalità offerta dalla popolazione di Liverpool”.
Sciusco è risultato dunque reo di aver preso parte ai tafferugli avvenuti nei pressi dello stadio “Anfield Road”, ma non del ferimento del tifoso irlandese Sean Cox, caduto in coma e risvegliatosi solo lo scorso 15 luglio.
Grazie ad una fedina penale pulita e ad alcune attenuanti (fra cui il contesto della “violenza generalizzata” e le scuse porte dopo l’episodio), l’ultras ha evitato una condanna più pesante, che sarebbe potuta arrivare – in considerazione della giurisdizione britannica – fino a 5 anni di reclusione.