Scudetto in tasca per l’Inter, spareggio Champions alla Juventus
Nei recuperi di Serie A arrivano le conferme importanti: la presenza di Lukaku e Lautaro da una parte, l’assenza di Dybala dall’altra
Mentre le big europee si giocano i quarti di andata di Champions, l’Italia si “accontenta” di due recuperi molto importanti per le posizioni che contano: dall’eterna e pluririnviata Juventus-Napoli al match point virtuale per lo Scudetto dell’Inter. Due risultati identici, ma che hanno risvolti diversi.
Inter, Scudetto in ghiaccio
Lukaku e Lautaro, Lautaro e Lukaku. L’Inter, nel recupero della 28° giornata, batte il Sassuolo 2-1 per la 10° vittoria consecutiva e si porta a +11 dal secondo posto. Nonostante un Sassuolo rimaneggiato (per proteggere i propri nazionali tornati da focolai) l’Inter approccia la partita concedendo agli avversari l’iniziativa ma colpendo in maniera mortifera. Lukaku a centrocampo spizza, Lautaro apre sulla sinistra per Young e Lukaku insacca di testa: 21° gol del belga che ovviamente non si limita a segnare. A metà ripresa straripa sulla destra e serve Martinez la palla da infilare in diagonale: il duo belga-argentino marchia il 36° gol, che occupa il secondo posto tra le coppie più prolifiche d’Europa. I nerazzurri non tremano nemmeno negli ultimi minuti quando Traoré accorcia le distanze: è l’ennesima prova di forza per uno Scudetto ormai in ghiaccio.
Con il ritorno di Dybala la Juve vince e torna terza
Così come l’Inter, anche la Juventus vince 2-1. Ma lo spareggio Champions di una partita segnata in calendario 178 giorni fa aveva un peso specifico enorme. I bianconeri battono il Napoli e si portano al terzo posto, ma sono tre punti che danno serenità a Pirlo oltre che un boost per la corsa alle prime quattro posizioni. Al terzo Ronaldo sbaglia a porta vuota, ma dieci minuti dopo non può sbagliare l’invito di un devastante Federico Chiesa. Se Buffon si fa trovare presente ad ogni chiamata in causa, sorprende il timbro di Paulo Dybala. Assente dal 10 gennaio, al primo pallone la Joya trasforma con il sinistro che è mancato in questa primavera così complicata per Pirlo. +3 sul quinto posto
Per il Napoli arriva una brutta battuta d’arresto ma non esce ridimensionato dalla sfida all’Allianz Stadium, prima persa e poi recuperata in tribunale ma alla fine persa sul campo. Nei primi 20 minuti incassa ma poi esce fuori, senza tuttavia sfondare una versione della difesa juventina molto vicina a quella di quest’ultimo decennio, con Buffon che ha messo una pezza su tutto. Osihmen si sbatte in area contro Chiellini e De Ligt, ricavandone alla fine il rigore del 2-1 trasformato da Insigne all’89’, ma dopo aver raggiunto la Juve, Gattuso torna ad inseguire.
Arbitraggio e Var da dimenticare: non ci siamo
Due belle partite, protagonisti in copertina, un unico grande assente: il Var. In Inter-Sassuolo il raddoppio interista è viziato da una trattenuta in area ai danni di Raspadori, in Juventus-Napoli mancano due rigori, uno per parte. Episodi più o meno difficili da vedere in diretta, fin troppo facili da analizzare al Var che viene chiamato con sempre più parsimonia in quest’ultimo periodo. La tecnologia è stato inseguita ed invocata per anni, e non vederla usare fa male, pesando su risultati e punti in questo campionato tirato su molti fronti, scudetto a parte. Non ci siamo.