Scuola e Trasporto pubblico: organizzazione zero. Se non migliora meglio la Dad
Il trasporto pubblico deve essere inteso un servizio all’utente dignitoso e non rivolto esclusivamente a tutelare il personale
Il premier Draghi sta commettendo una imprudenza a emanare provvedimenti per la riapertura delle scuole superiori. E’ vero che i plessi scolastici sono posti tutti in sicurezza ma le aule non hanno la capienza per garantire la presenza del 100% degli studenti e non garantiscono il distanziamento tra i banchi nel rispetto delle direttive anti COVID 19.
Trasporti pubblici non organizzati
Dopo un anno dallo scoppio della pandemia, regioni e comuni non sono stati all’altezza di procedere con coraggio alla riorganizzazione dei trasporti pubblici locali. Settore troppo sindacalizzato, hanno un potere immenso nella gestione e organizzazione dei trasporti. Perché non aprire alla concorrenza tra pubblico e privato per porre fine a questo strapotere delle sigle sindacali. Sono i veri responsabili della male gestione dei trasporti.
Pur di garantire all’autista una turnazione almeno di sei ore, si vedono tantissimi bus che girano senza alcun passeggero negli orari intermedi mentre nelle ore di punta servirebbero più corse per evitare assembramenti. Trasporti da terzo mondo. Negli anni sessanta/settanta il trasporto era gestito da privati e funzionavano benissimo. Nella strategia delle aziende veniva posto al centro della organizzazione e pianificazione dei trasporti il cliente nelle ore di punta più corse per poi diminuire nelle ore di poca richiesta.
Il servizio deve essere rispettoso del cittadino
Il trasporto pubblico deve essere inteso un servizio all’utente dignitoso e non rivolto esclusivamente a tutelare il personale dipendente. Super Mario, è meglio riflettere attentamente prima di assumere decisioni sulle riaperture delle scuole. Se gli enti locali ai quali è demandata la gestione dei trasporti non si impegnano a migliorarlo è meglio continuare alla didattica a distanza per il cinquanta per cento degli studenti e per l’altra percentuale in presenza. Tantissimi che dovrebbero rispettare la quarantena fiduciaria perché positivi, escono tranquillamente senza alcun controllo. Presso un punto vendita di una catena di supermercati è accaduto un fatto insolito.
Succede al supermarket
La cassiera del supermercato avendo riconosciuto una cliente che era sottoposta a quarantena, ha chiamato le forse dell’ordine per un intervento. All’annuncio del direttore che invitava il positivo a recarsi in ufficio, accade una situazione inverosimile. Alcuni clienti, positivi al tampone, pensando di essere stati scoperti, si presentano presso l’ufficio del direttore. Ebbene si sono presentate quindici persone che avrebbero dovuto rispettare la quarantena fiduciaria, mentre tranquillamente facevano la spesa incuranti di poter arrecare danno al prossimo.
Premier Draghi, non si fidi troppo del buon senso degli italiani, un popolo con troppi egoisti e superficiali.
Cesare Giubbi