Scuola. Protesta studenti al ministero Istruzione con maschere di ministri e ministre
I temi per cui si battono gli studenti: diritto allo studio pubblico, giustizia climatica, lavoro sicuro e retribuito, diritto alla salute mentale
Lunedì 31 ottobre dalle 10.00 gli studenti e le studentesse saranno al ministero dell’Istruzione. L’azione, dopo l’occupazione del Liceo Albertelli a Roma e l’occupazione della Facoltà di Scienze Politiche de La Sapienza, rilancerà una grande mobilitazione studentesca nazionale il prossimo 18 novembre organizzata da Rete degli Studenti Medi e Unione degli Universitari e allargata a tutte le realtà studentesche del Paese.
Il “Merito” al centro delle critiche al governo
Al centro delle polemiche per i sindacati studenteschi c’è il concetto di Merito, l’opposto della scuola pubblica e democratica e inapplicabile se non si danno a tutti e tutte gli strumenti per accedere al diritto allo studio.
Flash mob con maschere di ministri e ministre
Il flash mob, organizzato da Rete Studenti e UDU, vedrà l’utilizzo delle maschere di alcuni dei ministri e delle ministre del Governo Meloni. L’azione – come si legge in una nota della Rete degli studenti medi – consisterà nel denunciare i “meriti” che alcuni Ministri, come Valditara o Piantedosi, hanno nel proprio curriculum.
Rete studenti annuncia opposizione dura al governo
Dal taglio di 10 miliardi su scuola e università al lasciare in mare per settimane delle persone, gli studenti e le studentesse sottolineeranno l’ipocrisia del nuovo Governo. Dai sindacati studenteschi, assicurano, sarà opposizione dura per un diritto allo studio pubblico e accessibile, per la giustizia climatica, per un lavoro sicuro e retribuito e per il diritto alla salute mentale. Tutti temi, sono sicuri da Rete Studenti e Udu, di cui il Governo non si occuperà. (Com/Lul/ Dire)