Scuola, studenti in piazza a Roma contro il Governo Lega-M5S
Mobilitazione promossa con un appello firmato da decine di istituti scolastici e sostenuto dal Fronte della Gioventù Comunista
Migliaia di studenti hanno sfilato questa mattina in corteo fino al Ministero dell’Istruzione per protestare contro il le politiche sull’istruzione del Governo Lega-Movimento 5 Stelle. La mobilitazione è stata promossa attraverso un appello sottoscritto da oltre trenta scuole, soprattutto di periferia, ed è stata sostenuta dal Fronte della Gioventù Comunista. Al centro della protesta i tagli all’istruzione, la nuova maturità, l’edilizia scolastica e il piano scuole sicure.
Manifestazione studentesca a Roma, le parole di Angelucci (FGC)
“A Roma come in tutta Italia gli studenti oggi hanno dimostrato di aver bocciato questo governo e le politiche sull’istruzione degli ultimi anni”, ha dichiarato Alessio Angelucci, segretario romano del FGC. “Il nuovo governo Lega-5Stelle – ha aggiunto Angelucci – non solo non ha abolito la buona scuola come promesso in campagna elettorale, ma continua ad agire in piena continuità con le politiche di Renzi e dei diktat europei. Salvini e Di Maio non fanno che parlare di cambiamento ma la realtà è che la nuova manovra prevede 4 miliardi di tagli e la nuova riforma della maturità, la stessa voluta dal PD, non farà altro che danneggiare gli studenti: dove sarebbe il cambiamento?”.
Angelucci (FGC): “Contro chi distrugge la nostra scuola e il nostro futuro, non ci arrendiamo!”
“Ogni giorno – ha spiegato il segretario romano del FGC – nelle scuole ci sono seri problemi di edilizia scolastica, migliaia di studenti vengono sfruttati in alternanza scuola-lavoro e vivono le difficoltà di una scuola sempre più per pochi e senza risorse, ma tutto questo sembra non interessare al Ministro Bussetti. Nel frattempo gli studenti che manifestano contro questa situazione vengono chiamati fannulloni dal ministro Salvini e subiscono una stretta repressiva fatta di denunce, come in diverse occupazioni scolastiche a Roma, e di restrizione della libertà degli studenti grazie al piano scuole sicure e ai continui blitz della polizia. La piazza di oggi manda un messaggio chiaro: contro chi distrugge la nostra scuola e il nostro futuro, non ci arrendiamo!”.