Prima pagina » Cronaca » Scuole romane al gelo: decine di istituti senza riscaldamento tra proteste e disagi

Scuole romane al gelo: decine di istituti senza riscaldamento tra proteste e disagi

Il freddo e le condizioni critiche hanno spinto gli studenti a organizzare sit-in di protesta in diverse zone della città

Freddo_Raffreddore_Influenza

Freddo_Raffreddore_Influenza_pexels-pixabay

Con l’arrivo delle prime rigide giornate di novembre, Roma si trova ad affrontare una grave emergenza legata ai riscaldamenti nelle scuole. Decine di istituti restano al freddo, con studenti e docenti costretti a seguire le lezioni avvolti in giacche e sciarpe. Attualmente, dei 60 impianti non funzionanti registrati nei giorni scorsi, solo il 30% è stato ripristinato, lasciando ancora 40 scuole prive di riscaldamento. La manutenzione, affidata alla società Engie e alla consorziata IFM, sta procedendo a ritmo serrato, ma i problemi sono numerosi e complessi.

Lezioni in condizioni proibitive nelle scuole di Roma

Le cause del disservizio sono molteplici: caldaie in blocco, pompe e valvole da sostituire, termosifoni da spurgare, infiltrazioni d’acqua che hanno compromesso gli impianti elettrici, centraline da resettare e persino atti vandalici contro i fan coils. Tra gli istituti ancora in difficoltà figurano scuole come Villa Paganini, il liceo Seneca vicino all’Aurelia, il Torricelli di via Forte Braschi, e l’Archimede Pacinotti. Situazioni critiche sono state segnalate anche a Ladispoli, presso il liceo Pertini, e a Genzano, presso il Vailati.

Nel XV Municipio, alcuni problemi sono stati risolti, come al plesso di via Vallombrosa e all’Arcobaleno, mentre resta complessa la situazione del plesso di via Brembio dell’istituto comprensivo Fontana. A Tor Vergata, invece, uno dei plessi del Via Poseidone aveva addirittura subito la dismissione della fornitura di gas.

Proteste degli studenti

Le condizioni critiche hanno spinto gli studenti a organizzare sit-in di protesta in diverse zone della città. I ragazzi del liceo Benedetto da Norcia, del Leonardo da Vinci e del Seneca hanno manifestato davanti alle loro scuole e alla sede della Provincia. Gli studenti denunciano la mancanza di condizioni minime di vivibilità: «Nel 2024 non possiamo accettare che non siano garantite sicurezza, igiene e comfort negli istituti scolastici», affermano i rappresentanti della sigla studentesca Virtus.

Un problema diffuso anche in provincia

Il delegato del sindaco all’edilizia scolastica della Città metropolitana, Daniele Parrucci, sottolinea che i disservizi non riguardano solo Roma ma anche diversi istituti della provincia. Tra gli interventi risolutivi, Parrucci cita l’Itis Fermi, il liceo Aristofane, lo scientifico Avogadro, l’artistico Caravillani e il Newton. Complessivamente, sono oltre 400 gli impianti termici gestiti con un sistema di telecontrollo avanzato, che consente interventi tempestivi in caso di malfunzionamenti. Tuttavia, nonostante i test preliminari effettuati, i disservizi sono stati numerosi e hanno generato notevoli disagi.

Un’emergenza da risolvere

Mentre la manutenzione procede, il clima nelle aule resta teso. Gli interventi in corso mirano a riportare il riscaldamento in tutte le scuole, ma per molte famiglie e studenti la lentezza del processo appare inaccettabile. «Siamo nel 2024 e i nostri figli non dovrebbero affrontare queste difficoltà», lamentano alcuni genitori. Il Campidoglio, insieme alle società incaricate, è chiamato a garantire che simili situazioni non si ripetano, soprattutto con l’inverno ormai alle porte.