Scuole: “se chiudono le paritarie, le pubbliche non potranno accogliere studenti”
Il rischio dei chiusura delle scuole paritarie italiane a causa del blocco dell’istruzione è un pericolo anche per l’istruzione statale
Abbiamo parlato con alcune famiglie romane le quali ci hanno chiarito una questione che in questi giorni è denunciata dalla stampa e discussa dalla politica: il rischio concreto della chiusura delle scuole paritarie italiane a causa del blocco dell’istruzione e dei mancati pagamenti delle rette, con pericoli anche per l’istruzione statale, che si vedrebbe “invadere” da migliaia di studenti. Ma lo spazio per accoglierli non c’è. Quale sarà il destino della scuola italiana?
“Le scuole paritarie in Italia sono 12mila, sia cattoliche che laiche, si tratta di circa un milione di scolari dagli asili ai licei. Gli asili sono già in piena crisi e probabilmente chiuderanno. Ad esempio a Roma se chiuderanno trenta asili privati, mille bambini dovranno essere trasferiti in un altro istituto, questo comporterebbe disagi enormi alle famiglie.
Se ad esempio chiudesse una scuola media romana, mettiamo che copre l’istruzione dei figli di 330 famiglie, quindi almeno 330 bambini, che dovrebbero riversarsi nelle scuole statali. Presumibilmente il flusso di questi bambini e ragazzi dovrebbe essere accolto da scuole vicine alle loro abitazioni, ma le scuole sono già del tutto piene, e nel dire piene intendo al massimo della loro capacità fisica di posti e aule.
Le conseguenze sarebbero difficili per molte famiglie, considerando che questi ragazzi potrebbero essere trasferiti in scuole incredibilmente distanti dalla loro abitazione, causando disagi importanti nell’organizzazione familiare. Questo rischio ce lo ha segnalato paradossalmente proprio un dirigente della scuola statale. Il problema è l’impossibilità materiale per la scuola pubblica di accogliere questo flusso di bambini e ragazzi.
La prima soluzione offerta era quella di far detrarre le rette per la prossima dichiarazione dei redditi, ma il problema è oggi. Come aiutare le famiglie ed evitre la chiusura delle scuole paritarie perché questo possa evitare la migrazione scolastica che la scuola italiana non può in alcun modo sostenere. Questo è un tema nazionale e tutta l’Italia si sta muovendo, come si è mossa la Cei, l’Associazione Genitori Scuole Cattoliche, la Federazione Italiana Scuole Paritarie.
Ma la chiave importante è far stanziare al Governo i fondi per le paritarie. Questo problema è già concreto con gli asili ed è fondamentale che non si realizzi anche per le scuole paritarie. Con il liceo, ad esempio di indirizzo artistico, se una famiglia non può più permettersi la retta, dovrà magari iscriversi in un istituto di un altro comune.
Noi stiamo costituendo un’associazione di presidenti di scuole paritarie e ci stiamo attivando con i nostri canali. In Senato la commissione di bilancio sta affrontando questo tema, sembrerebbe che nel Decreto famiglie ci sia un provvedimento a riguardo, la detrazione delle tasse per anno prossimo è buono, ma serve un provvedimento immediato per quest’anno”.