“Se fosse per me non sarebbe alla Rai oggi”: chi ha ‘asfaltato’ Alberto Angela | Il nome ti lascerà di sasso
Spunta un retroscena assurdo sul divulgatore Alberto Angela: la frecciatina clamorosa arriva come un fulmine a ciel sereno.
L’apprezzatissimo conduttore Alberto Angela ha ereditato dal padre Piero, deceduto il 13 agosto del 2022, la passione per la scienza, la storia e l’antropologia, e ha seguito le orme del genitore in Rai, firmando – sia al suo fianco, che in solitaria – il successo di parecchi format.
Dopo aver conseguito il diploma in Francia, Alberto Angela ha ottenuto una laurea con 110 e lode in Scienze Naturali presso l’Università La Sapienza di Roma. In seguito è volato negli States, e lì ha approfondito la sua passione per la paleontologia e la paleoantropologia nei prestigiosi istituti di Harvard, UCLA e Columbia University.
Una volta terminato il ciclo di Studi, Alberto Angela ha partecipato a numerose spedizioni internazionali, e trascorso molto tempo presso siti e scavi storici. Nel 1993 ha iniziato a collaborare con il celebre padre nella realizzazione del format “Il pianeta dei dinosauri” sull’ammiraglia Rai, e guadagnato poi il ruolo di autore in “Superquark”, “Quark speciale” e “Viaggio nel cosmo”.
Attualmente impegnato nella produzione e conduzione di “Noos – L’avventura della conoscenza”, Alberto Angela ha dimostrato da anni di poter gestire i propri programmi in completa autonomia, e qualsiasi illazione circa presunti nepotismi da parte del padre appaiono completamente ingiustificati. Lo ha ammesso lo stesso Piero Angela durante una vecchia intervista rilasciata a “Il Corriere della Sera”.
Alberto Angela e la carriera in Rai: “a Superquark solo perché bravo “
Piero Angela in passato ha voluto precisare come il figlio fosse approdato alla pubblica emittente grazie al suo talento, anziché in seguito a favoritismi e scelte faziose. Il divulgatore ha riferito a “Il Corriere della Sera”: “Se fosse per me, mio figlio oggi non sarebbe alla Rai, perché se fosse venuto a lavorare con me avrebbero aperto il tiro al piccione contro di lui e contro di me“.
All’epoca, padre e figlio collaboravano nel format “Ulisse – Il piacere della scoperta”, e l’anziano conduttore aveva specificato: “Mi venne incontro il vicedirettore di Rai1, Andrea Melodia, facendomi notare che mio figlio collaborava con varie reti televisive e quindi, da libero professionista, avrebbe potuto collaborare anche con me. Insomma, non ci fu alcuna assunzione, e Alberto collaborò a ‘Superquark’ solo perché era bravo: ci conveniva usarlo“. Nonostante il rapporto di parentela, Piero Angela ha sempre desiderato mantenere sul lavoro un parvenza di formalità anche con il figlio; per tale ragione, egli sul set si faceva chiamare “Piero“, anziché “papà“.
La bocciatura di Alberto Angela in quinta elementare: “Gli bruciò molto!”
In seguito, Piero Angela ha anche raccontato che il figlio sarebbe stato bocciato durante il primo ciclo di studi obbligatori, ed ha commentato: “Come l’ho presa? Bene! Quando uno non fa bene, deve essere punito“.
Ha quindi concluso con ironia: “Gli bruciò molto. Credo che gli abbia innescato una spirale virtuosa…“.