“Sei qui perché tua mamma non ha abortito”, manifesto via Gregorio VII a Roma
L’opera fa parte della campagna contro l’aborto e per la protezione del diritto alla vita voluta da ProVita
È comparso in via Gregorio VII 58, sarà affisso fino al 15 aprile e coi suoi 7 metri per 11 è il più grande manifesto contro l’interruzione volontaria della gravidanza in Italia.
L’opera fa parte della campagna contro l’aborto e per la protezione del diritto alla vita voluta da ProVita, associazione onlus che “opera in difesa dei bambini, della vita dal concepimento alla morte naturale, che sostiene la famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna e che difende il diritto dei genitori a educare i propri figli” (dal sito https://www.notizieprovita.it/).
La onlus, che sta intensificando a sua campagna di sensibilizzazione con l’avvicinarsi del prossimo 22 maggio (ricorrenza della legalizzazione dell’aborto, avvenuto 40 anni fa), spiega in una nota che la legge 194 del 1978 delle “Si è preoccupata ben poco di tutelare la maternità, consentendo invece di sopprimere bambini non ancora nati. Dal 1978, sono stati più di 6 milioni quelli uccisi dall’aborto, senza contare le vite che si sopprimono in solitudine, tra le pareti domestiche, con le pillole abortive fra le quali la Ru 486, il ‘pesticida umano’, che ha già causato quasi 30 morti anche tra le donne che l’hanno assunta”.
Secondo Toni Brandi, presidente di Provita, il ministero della Salute dovrebbe garantire “Che le donne vengano messe a conoscenza delle conseguenze, provocate dall’aborto volontario sulla loro salute fisica e psichica”.
Mentre il maxi-manifesto di Roma è stato affisso per “riportare l’attenzione sulla violenza e sul dramma di una condanna a morte prima di nascere”. La gigantografia del feto di 11 settimane in bella mostra a via Gregorio VII è solo l’inizio, assicura ProVita nella sua nota: l’associazione, infatti, “proseguirà la sua battaglia con altre forti iniziative per scuotere la coscienza di tutti”.
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