Serie A al giro di boa: Napoli a +12, super Lazio
Gli azzurri vincono il derby campano e allungano ancora di più sulle milanesi, sconfitte dall’Empoli e una Lazio deluxe. Dietro il Verona risale
19 giornate di Serie A, la metà esatta. Anche nell’ultima di andata sono arrivate altre indicazioni: una su tutte che il Napoli ha un vantaggio mostruoso sulla concorrenza, compressa in pochissimi punti.
Serie A: Napoli schiacciasassi al termine del girone d’andata
Nel derby campano il Napoli chiude il girone d’andata con una ciliegina sulla torta. Lo 0-2 rifilato alla Salernitana ritocca i record. 50 punti ottenuti sui 57 disponibili, frutto di 16 vittorie, 2 pareggi e 1 ko. 46 gol fatti, 14 subiti e sono 12 i punti di vantaggio sulle inseguitrici che tra sentenze, sorprese e scontri diretti hanno perso molti punti. All’Arechi Napoli non in veste di rullo compressore, ma che legittima il vantaggio al tramonto del primo tempo (Di Lorenzo) e all’alba del secondo (un Osimhen rapace sul palo di Elmas). Meret all’occorrenza blinda il vantaggio, garantendo a Spalletti anche la miglior difesa della Serie A al giro di boa. Una vittoria su tutta la linea e contro la Roma la possibilità di mettere un’ulteriore pietra miliare sulla corsa Scudetto.
Una super Lazio demolisce un Milan in crisi
La diretta inseguitrice del Napoli è ufficialmente in crisi: in meno di una settimana, due sconfitte con passivi pesanti certificano un periodo nero per Pioli, soprattutto alla luce delle prestazioni (non) messe sul campo. All’Olimpico la Lazio incanala la partita da subito con Milinkovic-Savic su assist di Zaccagni, che in tap in fa 2-0 sul finale di tempo. Il Milan scompare dal campo colpevolmente e subisce gol con una facilità disarmante, anche per merito degli attaccanti biancocelesti. Nel 2023 in tutte competizioni sono 13 gol subiti in 6 partite per i rossoneri, mentre la Lazio di Sarri dimostra di essere una squadra magari non continua, ma che nella sfida secca può battere chiunque.
Anche Roma e Inter a quota 37
La Roma aggancia inaspettatamente l’Inter al terzo posto in classifica. I giallorossi proseguono il loro buon mese di gennaio vincendo (e convincendo) a La Spezia. Una partita decisa a cavallo dell’intervallo con le intuizioni di Dybala (cosa nota, dati i due assist) e il cinismo (cosa meno frequente di questa Roma). Con il tridente composto dall’argentino e dai due goleador al Picco, El Shaarawy e Abraham, le cose sembrano girare meglio, anche dal punto di vista della proposta. Ora il crash test a Napoli, per misurare le reali ambizioni della squadra di Mourinho.
Che tuttavia ha agguantato il terzo posto perché l’Inter perde clamorosamente a San Siro con l’Empoli. Dopo la “sbornia” della vittoria in Supercoppa Italiana arriva una doccia fredda inaspettata, che minuto dopo minuto si è concretizzata. La squadra di Zanetti ha i suoi meriti, perché ha affrontato la partita a viso aperto e si è creata la possibilità di vincere in maniera intelligente. Tuttavia l’Inter ci ha messo del suo, a partire dalla sciocca espulsione di Skriniar, forse non completamente sereno date le forti sirene parigine. A completare il quadro, le ripartenze prese in inferiorità numerica dopo attacchi troppo massicci dato il punteggio. Da una situazione di questo tipo è arrivata la marcatura empolese, e ora il Napoli dista 13 punti.
Juve-Atalanta dalle montagne russe
I 10 giorni più difficili della Juventus da decenni a questa parte si chiudono con uno scontro diretto pareggiato in casa. Dopo la sentenza che in settimana ha tolto 15 punti in classifica, battere una diretta rivale avrebbe rappresentato una risposta fortissima, ma l’Atalanta di questo periodo è difficilmente battibile. Negli ultimi 180 minuti Allegri ha incassato 8 gol, un passivo più pesante delle prime 17 partite messe insieme (7), però è innegabile che la squadra abbia avuto una grande reazione d’orgoglio, come atteggiamento nel complesso sì, ma anche nella stessa partita. È andata sotto due volte e ha recuperato un Lookman straordinario con cattiveria e gol ben costruiti. Dall’altra parte l’Atalanta si conferma formazione in forma che se continua così può provare fino all’ultimo la zampata per tornare in Champions.
Centrogruppo: Verona in ripresa
Nelle retrovie il Verona manda un segnale importantissimo alle rivali battendo il Lecce 2-0. Per i gialloblu sono 7 punti in 4 partite solo nel 2023, più di quelli conquistati nelle 15 partite del 2022 (5). La squadra di Zaffaroni si porta così a -5 punti dalla posizione salvezza, occupata attualmente dal Sassuolo che non vince una partita di Serie A dal 24 ottobre, proprio contro il l’Hellas. La squadra di Dionisi, pareggiando all’U-Power Stadium. Merito del destro a giro di Caprari, leader di una neopromossa che al chiuso bene un girone d’andata iniziato malissimo.
L’Udinese ritrova la vittoria dopo dieci turni senza successi e consolida il settimo posto data la penalità della Juventus. Una partita maledetta per la Sampdoria, che ha tante potenziali occasioni ma che viene condannata a due minuti dal 90’ dal gol di Ehizibue complice una colossale disattenzione della difesa blucerchiata. Nell’antipasto dei quarti di Coppa Italia il Torino espugna Firenze di misura staccando la Fiorentina in classifica: decide il mancino vellutato da fuori di Miranchuk. La Cremonese di Ballardini, esaltata dalla clamorosa vittoria in Coppa Italia contro il Napoli, sfiora la prima vittoria in Serie A a Bologna: la strada è lunga e ripida, ma l’atteggiamento dev’essere questo per sperare ancora.
Ci Piace e Non Ci Piace: Tommaso Baldanzi e Alessio Dionisi
Premio di migliore a Tommaso Baldanzi, perché segnare a San Siro poco dopo il proprio ingresso in campo, per un 2003, non è roba da poco. Ma è solo la punta di un iceberg fatto di ottime prestazioni e della preparazione al tiro vincente contro l’Inter: l’intelligenza nel seguire la ripartenza, lo staccarsi dalla marcatura, attendere la palla per aggiustare e tirare rapidamente. Un giovane tecnico, di talento, da far crescere con pazienza.
Premio di peggiore al Sassuolo, che magari meritava di più col Monza, ma che ha una classifica che si sta facendo preoccupante. Una vittoria e 5 punti complessivi nelle ultime 10 partite, in fondo assieme alla Cremonese in questa classifica parziale. Zona retrocessione distante 5 punti e filo che Alessio Dionisi deve ritrovare al più presto per non rimanere seriamente immischiato nelle zone calde.