Serie A: Napoli in vetta solitaria, Milan insegue, bene le romane
I rossoneri battono una Juventus ancora convalescente, mentre l’Inter sembra in ripresa. Bel calcio tra Udinese e Atalanta, mentre nelle retrovie è il momento del Monza
Nona giornata di Serie A con due big match diversi e una conferma: il Napoli va come un treno e ora è al comando da solo.
Serie A: Napoli solo in testa, Milan che si conferma
Napoli da solo in testa. Il 4-1 finale non dice la verità sulla gara di Cremona: una gara complicata, risolta solo nel finale per un fragoroso ma bugiardo punteggio. Per ampi tratti di partita si è visto un Napoli meno brillante, con gli impegni ravvicinati che possono essere la motivazione, ma alla fine hanno prevalso la qualità e i cambi azzeccati di Spalletti. Nel primo tempo i legni, uno per parte, di Rrahmani e Zanimacchia, prima del rigore procurato da Kvaratskhelia e trasformato da Politano. I grigiorossi pareggiano nella ripresa con Dessers ed è solo nel finale che il Napoli prima la risblocca e poi dilaga con i gol dei neoentrati Simeone, Lozano e Oliveira. Vittoria di pazienza che forse gli anni passati non sarebbe arrivata. Ora il ritorno con l’Ajax per blindare anzitempo gli ottavi di Champions.
Il big match di lusso a San Siro va al Milan, che evidenzia come allo stato attuale, tra sé e la Juventus ci sia una differenza marcata. Come spesso è successo nell’era Pioli, i rossoneri sono più forti delle assenze anche se l’inizio bianconero è stato incoraggiante. Dalla seconda metà del primo tempo in poi inizia ad accendersi Leao, che colpisce un doppio palo esterno in un quarto d’ora, su uno sporco tocco ravvicinato di tacco e su un destro da fuori. Prima dell’intervallo il Milan va avanti con Tomori che, in mischia, prima “para” il tiro di Giroud, poi si gira e batte Szczesny. Ad inizio ripresa l’errore in appoggio di Vlahovic è sanguinoso: involontariamente lancia Brahim Diaz che s’invola verso la porta e raddoppia. Troppa poca Juve nella parte centrale della partita, che prova sul finale con Milik e Kean (due volte) senza successo: bianconeri all’ottavo posto provvisorio.
Atalanta-Udinese partita della settimana
Ok la supersfida tra Milan e Juventus, ma la sfida più di alta classifica era tra Udinese e Atalanta. Infatti viene fuori una gara intensa, con ritmi all’inglese, che testimonia due belle realtà, due squadre in fiducia e in forma complice il non avere le coppe europee infrasettimanali. Grande dimostrazione di forza soprattutto da parte dei friulani, meno abituati dei bergamaschi a queste “altitudini” di classifica e che riescono a recuperare un doppio svantaggio.
La punizione di Deulofeu (che smarca la casella gol dopo tanti assist) e il colpo di testa sotto porta di Perez recuperano i gol di Lookman, messo davanti alla porta da Muriel e dello stesso colombiano su rigore, che conquista e trasforma. I bianconeri hanno anche la possibilità di sorpasso all’ultima curva, che però scivola come il tiro di Arslan sul fondo al 92’. Vittoria che sfugge ad un’Atalanta cinica e che comunque mantiene la propria imbattibilità in questa Serie A dopo 9 giornate.
Bene Lazio, Roma e Inter
Super Lazio a Firenze: si sbarazza della Fiorentina con un rotondo 0-4 e si proietta al terzo posto con Udinese e Milan. Lazio in doppio vantaggio con Zaccagni protagonista: prima l’assist per il colpo di testa di Vecino, poi la firma personale su suggerimento del solito Milinkovic-Savic. Ad inizio ripresa una Fiorentina aggressiva prova a rientrare in partita: Nico Gonzalez cicca il pallone dell’1-2 e dopo poco Immobile colpisce la traversa. A 5 dalla fine Immobile per Luis Alberto e a ridosso del 90’ ancora Milinkovic per la firma definitiva di Immobile. Lazio in versione deluxe, al terzo 4-0 consecutivo, cosa mai successa nella storia della Serie A: diverte in avanti ma fa la differenza rispetto all’era Sarri in una difesa solidissima: la migliore in campionato A assieme al Napoli dopo queste prime 9 partite.
La Roma batte il Lecce ma non può esultare troppo. Croce e delizia Paulo Dybala, che nel realizzare il gol decisivo, il quinto consecutivo, si fa male al quadricipite femorale. L’argentino, leader tecnico dei giallorossi in questo avvio di campionato, salterà tutto il restante 2022 e forse il Mondiale con l’Albiceleste. Anche la partita in sé non ha dato grandi riscontri a Mourinho: il Lecce, in 10 per oltre un’ora, è rimasto in partita fino alla fine. Ancora male dal punto di vista del cinismo e il miglior giocatore allo stato attuale mancherà per molto tempo: si prospettano tempi duri se non arriva un cambio di marcia.
L’Inter da continuità al post Barcellona vincendo a Reggio Emilia. Anche in questo caso una vittoria non semplice ma che testimonia come i nerazzurri stiano ritrovando un minimo di compattezza e solidità mentale rispetto all’ultimo periodo buio. Lautaro ha le polveri bagnate, non Dzeko che con una doppietta d’autore fa 100 e 101 gol in Serie A. I gol del bosniaco sono inframezzati dal pareggio momentaneo di Frattesi e diverse occasioni per il Sassuolo. Qui l’Inter è sembrata fare dei passi in avanti, per il bel gioco e la migliore versione di sé c’è tempo. Ora occorre mantenere e se possibile aumentare questa “tigna”, al Camp Nou ce ne sarà bisogno.
Centrogruppo: Monza forza 3
In grande evidenza il Monza di Palladino che, dopo due indizi, ottiene la prova di essersi sbloccato definitivamente con la terza vittoria consecutiva in Serie A, stavolta contro lo Spezia. La Salernitana si riprende dalla cinquina rimediata col Sassuolo e batte il Verona. Gli scaligeri, alla quarta sconfitta di fila e al terzultimo posto, esonerano il tecnico Cioffi.
Pari tra Bologna e Sampdoria, due squadre in evidente difficoltà con tecnici freschi di arrivo (Stankovic e Thiago Motta) ma con tanto lavoro da fare. 1-1 anche tra Torino ed Empoli con il Toro che spreca tanto prima di riprendere il gol capolavoro di Destro.
Ci Piace e Non Ci Piace: Mattia Destro e Ademola Lookman
Premio di migliore che va a Mattia Destro. L’attaccante, ancora a secco in questa Serie A e proveniente da un infortunio, dopo 3 minuti dal suo ingresso in campo timbra il suo primo gol in campionato con una rovesciata perfetta. Dopo un lungo digiuno, si sblocca con il gol della domenica.
Premio di peggiore lo assegniamo a Lookman dell’Atalanta, ma la vera colpa è dell’arbitro Doveri perché il nigeriano ha il merito di mandare avanti la Dea. Una semplice esultanza, sua solita: pollice e indice uniti di entrambi le man come a formare un paio d’occhiali. Eppure stavolta il direttore di gara lo ha ammonito pensando fosse un gesto provocatorio nei confronti dei tifosi friulani. Anche Gasperini ha cercato di spiegare a Doveri che quello era il suo classico modo di festeggiare, ma ormai il giallo era stato estratto. Brutta svista.