Le vittorie della Lombardia del pallone e George Floyd: è ripartita la Serie A
Lukaku-Lautaro già a pieno regime, mentre Atalanta e Verona riprendono da dove avevano lasciato. Sensazioni sparse sui recuperi che hanno sancito il ritorno della Serie A
Dopo 103 giorni, e dopo l’aperitivo di Coppa Italia, è arrivata anche la Serie A, o meglio il suo antipasto, con i 4 recuperi della 25° giornata che hanno sancito la ricandidatura dell’Inter nella lotta scudetto e non solo.
Lukaku-Lautaro-Eriksen: Conte torna in pista
In Coppa Italia è sembrata la squadra più in forma di tutte, nonostante l’eliminazione in semifinale. E nel recupero contro la Sampdoria sono arrivate anche le prestazioni individuali che mancavano. Per l’Inter era necessario vincere, per tornare a credere nella possibilità di vincere lo scudetto, nessun altro risultato era concesso. L’obiettivo è stato raggiunto, ma non senza qualche patema. Le previsioni delle settimane scorse sembrano essere confermate: ritmi bassi e molto altalenanti durante le partite, per una maggiore imprevedibilità. Per questo la leggera sofferenza finale, dopo che la Samp è rientrata in partita con Thorsby, è giustificata.
Ma i segnali che ha dato l’Inter non sono da sottovalutare: l’approccio è stato di stampo contiano, la ripartenza per il primo gol con la triangolazione in area tra Eriksen e Lukaku stupenda, e con il gol di Lautaro sono 2 reti avvenute con il giocatore davanti la porta. Forse c’è qualche demerito della retroguardia blucerchiata, però quando gira Eriksen (ed ora sembra davvero arrivato il suo momento) i nerazzurri possono essere devastanti.
Atalanta e Verona riprendono con le candidature europee
Per l’Atalanta quella contro il Sassuolo non era una partita come le altre. Dopo l’euforia post-Valencia la città ha vissuto uno dei momenti più terribili della propria storia: i contagi, le terapie intensive al collasso e le bare trasportate con i camion militari sono immagini che rimangono indelebili per tutta Italia, in particolare per il popolo bergamasco. Per questo, rivedere subito la Dea meravigliosa degli ultimi tempi pre-Covid, fa piacere per il mondo del calcio ma anche per la città in sé. Con un Duvan Zapata mattatore, l’Atalanta riprende la marcia di consolidamento del quarto posto, con sei punti di vantaggio sulla Roma. Uniche pecche nella domenica da poker l’espulsione di Gasperini e la squalifica di Pasalic per il big match di mercoledì contro la Lazio.
Altra squadra che gioca, piace e vince come a febbraio è il Verona di Juric, che al Bentegodi stende il Cagliari e si porta al settimo posto solitario scavalcando Parma e Milan, a -1 dal Napoli sesto. Mattatore della serata Samuel di Carmine, autore di una splendida doppietta (una perla la seconda marcatura con una botta dai 20 metri sotto l’incrocio). L’espulsione di Borini prima dell’intervallo ha condizionato i gialloblu ma il Cagliari è solamente riuscito ad accorciare le distanze con Simeone senza impattare. Non entusiasmante il ritorno in Serie A di Walter Zenga.
Il ricordo della Serie A a George Floyd: le reti e i gesti di N’Koulou e Lukaku
La serata di San Siro, oltre a ricordare Mario Corso scomparso sabato, è stata anche teatro della protesta silenziosa di Romelu Lukaku. Il centravanti belga, insieme al difensore del Torino N’Koulou andato in rete il giorno prima, ha voluto ricordare George Floyd. In Italia quindi, dopo alcune proteste andate in scena nelle piazze italiane, anche gli sportivi vogliono testimoniare la vicinanza per un argomento caldissimo nelle ultime settimane, soprattutto oltreoceano. Ma il gesto proprio di Lukaku, vittima pochi mesi fa di cori razzisti a Cagliari, dimostra come, anche nel nostro Paese, la strada da fare sia ancora moltissima.