Sgarbi: Farò il sindaco gratis, mio progetto è fare di Roma una città come Parigi
La Roma di Vittorio Sgarbi, se vincerà, sarà una città che punterà alla cultura
“Non ho l’ambizione di fare il sindaco ma credo di essere quello con più titoli per farlo. Lo farò gratis. Roma ha sofferto la malattia Raggi, e questa è stata la buona ragione per decidere di assisterla. Per questo ho deciso di candidarmi”. Queste le parole con cui l’attuale primo cittadino di Sutri e deputato, Vittorio Sgarbi, ha annunciato ufficialmente la sua candidatura a sindaco di Roma.
Sgarbi annuncia candidatura in un bar all’aperto
Il lancio della candidatura del famoso critico d’arte è avvenuta in un luogo insolito, un bar all’aperto in piazza della Maddalena, a due passi dal Pantheon, sotto una pioggia battente. La Roma di Sgarbi, se vincerà, sarà una città che punterà alla cultura.
“Tra i miei assessori voglio Berdini, Raineri e Minenna”. non hanno retto l’urto con l’inetta
“Il primo assessore che nominerò, all’Economia e alla Cultura insieme, sarà Geminello Albi, un grande filosofo, scrittore ed economista. Confido che voglia accettare la mia proposta. Poi vorrei con me Carla Raineri, Bertini, Minenna e Colomban.
Tutti loro hanno dimostrato grande dignità e hanno il merito di essere persone che non sono state messe nelle condizioni di fare il loro lavoro per colpa della Raggi. Quattro formidabili personalità che non hanno retto l’urto con l’inetta”. Così il primo cittadino di Sutri e deputato, Vittorio Sgarbi, nel corso dell’annuncio della sua candidatura a sindaco di Roma.
“O convergenza su di me o Primarie”
“Alla Lega, a Fdi e Fi chiedo che si facciano le primarie del centrodestra se non convergono su di me. O convergenza su di me o primarie”. Cosi’ il primo cittadino di Sutri e deputato, Vittorio Sgarbi, nel corso dell’annuncio della sua candidatura a sindaco di Roma.
“Farò di Roma una città come Parigi”
“Il mio progetto – ha spiegato – è fare di Roma una città come Parigi, dove si viene per visitare ed ammirare un patrimonio museale non inferiore a nessuno. Chi viene oggi dall’Europa, invece, vede una città morta mentre Roma deve vivere. Il 2021 sarà una rinascita”.
“Quando sarò sindaco – ha concluso – sarà sconfitta l’epidemia e il 2021 sarà l’anno in cui la civiltà italiana sarà al centro del mondo perché sarà l’anniversario di Dante, che festeggeremo in Campidoglio. Un anno simbolicamente adeguato: sarà la fine della Peste che corrisponde alla fine dell’epoca Raggi mentre la Libertà corrisponde all’epoca di Sgarbi”.
(Zap/ Dire)