Roma, si apre una voragine a Colle Oppio
La voragine si è aperta circa una settimana fa. Tra le cause forse le perdite di una condotta ACEA
Ancora una voragine, ancora a Colle Oppio. Si è aperta circa una settimana fa su viale del Monte Oppio, poco distante dalla recinzione del parco: “L’asfalto – spiega la consigliera in Municipio I, Giusi Campanini (M5S) – ha ceduto rivelando un’ampia cavità sottostante. Sembra da rilievi tecnici che tale cavità sia dovuta alle perdite idriche, ricorrenti da molto tempo, di una condotta ACEA che decorre parallelamente alla voragine stessa ad una profondità di circa 1,60 m”.
Tra le varie concause che potrebbero aver provocato la rottura della “tubatura relativamente nuova (dato confermato dalla mancanza di ruggine, come avrebbe spiegato lo stesso responsabile dei lavori interpellato dalla Campanini, ndr) – continua – ci sono le vibrazioni, esaltate dalle cavità presenti nel sottosuolo di tutta la zona e provocate dal passaggio di mezzi pesanti”.
Con un secondo scavo, contiguo alla voragine, la condotta è stata raggiunta e riparata. “Si è ora in attesa di conferma dell’esito positivo della operazione per ricoprire e riasfaltare il tutto” – spiega ancora la Campanini.
Si tratta di un episodio prevedibile. Per dirla con Giampaolo Pansa ne I cari estinti, non tutti i terremoti sono naturali, ma alcuni sono provocati dall’uomo. “Il 23 aprile del 2014 – insiste Campanini – una mozione del M5S chiedeva la rimozione degli 8 stalli posti sul viale di Monte Oppio, proprio a ridosso del cantiere del restauro della Domus Aurea”. La mozione era stata “approvata all’unanimità dal Consiglio del I Municipio”. Molte le motivazioni, tra cui il fatto che “la situazione in cui versa il Parco del Colle Oppio, degradato ad area di parcheggio, è evidentemente incompatibile con la tutela e fruibilità del verde pubblico e la protezione del patrimonio archeologico e culturale”.
Tuttavia, “l’opinione così espressa dall’intero Consiglio del I Municipio non veniva tenuta in nessun conto dalla Giunta Capitolina, come anche il parere di contrarietà alla proposta n. 19817/2013 ‘Modifiche al Regolamento per la circolazione e la sosta dei bus nelle ZTL Bus 1 e ZTL bus 2’ ” – incalza la consigliera del M5S Municipio I, che spiega: “Nel ‘Regolamento definitivo’ approvato nei giorni scorsi gli otto stalli di viale del Monte Oppio sono stati riconfermati insieme a tutti gli altri, e gli emendamenti del gruppo capitolino M5S che ne chiedevano di nuovo la eliminazione, sistematicamente bocciati”.
In buona sostanza, Campanini denuncia come si sia “voluto di nuovo negare la specificità e la fragilità del luogo: il viale di Monte Oppio si estende su un sottosuolo pieno di cavità e vuoti per la presenza dei resti archeologici della Domus e delle Terme . Non può essere in nessun modo assoggettato a traffico pesante, va considerato con rispetto ed attenzione e, soprattutto, non può essere trattato alla stessa stregua di qualsiasi altra strada di Roma”.
E quindi: via i bus pesanti, per evitare altri possibili “cedimenti e crolli”. In un’area che vale 31 milioni di euro: “Gli otto stalli per la fermata breve dei bus turistici – conclude Campanini – sono proprio a ridosso del cantiere della Domus Aurea, per il restauro della quale lo Stato Italiano si appresta a spendere 31 milioni di euro”, con tanto di ricerca di sponsor privati da parte del ministro Franceschini.