Siccità, non solo costi ambientali: aumento dei prezzi su beni di prima necessità
Il mancato approvvigionamento idrico causa siccità in tutta la penisola con danni per raccolti e prezzi più alti nei supermercati
La siccità e i suoi costi. Il prezzo dell’assenza di precipitazioni nella nostra penisola non si paga solo in termini ambientali, peserà anche sulle tasche degli italiani. “Con il 60% di precipitazioni in meno rispetto alla media storica e con 2 gradi di temperatura in più rispetto agli ultimi anni, sull’agricoltura italiana si è scatenata la tempesta perfetta” spiega Il Sole 24 ore.
I danni causati dalla siccità potrebbero infatti arrivare a 6 miliardi di euro secondo alcune stime.
Siccità, prezzi in salita del riso e grano
Ma vediamo quali sono i prodotti e i beni che risentiranno di più di questi due gradi di aumento della temperatura. Al nord, per esempio, aumenta il prezzo del riso.
“Costretti a scegliere cosa irrigare. Abbiamo perso il 50% della nostra produzione di mais” ha raccontato un agricoltore del Milanese a Il fatto quotidiano.
Il prezzo del grano, anche di quello tenero con cui si fa il pane è in aumento: dunque sia pasta che pane registrano prezzi in salita a causa di una serie di fattori a catena che hanno a che fare con mancanza di piogge, caro energia e inflazione.
Latte vaccino, frutta e peperoni
Anche per produrre l’olio si soffre e costa di più: difficoltà anche per le tipicità della bella stagione come peperoni, meloni, angurie, albicocche pesche e melanzane. E secondo gli allevatori della Pianura Padana c’è anche un drastico calo nella produzione del latte vaccino perché nonostante gli animali nelle stalle siano rinfrescati e nebulizzati dall’acqua le mucche sono stressate e il calo della produzione del latte è doppio rispetto a quanto si stimava della metà di giugno.
L’Italia è tuttora nella morsa del caldo record: secondo le ultime previsioni meteo siamo a poche ore da una fase di sollievo con possibili rovesci. Non una soluzione al problema della siccità, solo una tregua.