Ddl Sicurezza stradale, Salvini: patente sospesa a chi guida con telefono
Secondo l’OMS gli incidenti stradali sono la prima causa di morte fra i giovani di età compresa tra i 15 e i 19 anni
Gli ultimi drammatici fatti di cronaca accaduti lungo le strade italiane, in particolare l’incidente di Casal Palocco a Roma che ha causato la morte di un bambino di 5 anni, hanno spinto il Governo ad accellerare la revisione di alcune norme in materia di sicurezza stradale. Lo ha reso noto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini.
Parte la stretta sui neopatentati
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, anche a margine dei tragici fatti degli ultimi giorni, ha voluto spingere ulteriormente per portare in Consiglio dei ministri il disegno di legge sulla Sicurezza stradale. Così, durante l’assemblea annuale di Assarmatori in corso a Roma presso l’hotel Parco dei Principi, il leader leghista ha annunciato: “Giovedì arriviamo in Consiglio dei ministri con il disegno di legge sulla Sicurezza stradale, come promesso e dopo mesi di lavoro con le associazioni, con la polizia stradale, con i famigliari delle vittime”.
“Non è un decreto chiuso – prosegue il ministro – ma un disegno di legge a cui il Parlamento potrà portare tutti i miglioramenti e gli emendamenti possibili. Ci sono alcuni principi sui neopatentati che per i primi tre anni non potranno guidare auto di grossa cilindrata. Ai neopatentati che verranno fermati mentre usano il telefono durante la guida, verrà sospesa la patente.
Per i recidivi, poi, con l’uso di alcol e droga al volante ci sarà la revoca definitiva della patente. L’educazione stradale arriverà a scuola. Per quel che riguarda internet ora non bisogna criminalizzare youtuber, influencer, social. Dipende da come li usi. Sicuramente, se guidi, ti riprendi e fai il cretino, non fai qualcosa di intelligente”, conclude il Ministro Salvini.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), gli incidenti stradali sono la nona causa di morte nel mondo fra gli adulti, la prima fra i giovani di età compresa tra i 15 e i 19 anni e la seconda per i ragazzi dai 10 ai 14 e dai 20 ai 24 anni.
Le ultime sull’incidente del suv
Gli inquirenti continuano ad indagare sul caso dell’incidente di Casal Palocco che ha portato alla morte il piccolo Manuel di 5 anni. Sono già state ascoltate a vario titolo venti persone, e tra questi ci sono anche automobilisti che hanno assistito al tragico impatto. In questo senso, di grande rilievo, viene ritenuta l’audizione della giovane Gaia Noto. La ragazza, venti anni, è attualmente indagata come tutti gli altri ragazzi a bordo del Suv e viaggiava proprio a fianco di Matteo Di Pietro.
La ragazza non farebbe parte dei The Borderline ma sarebbe un’amica di Di Pietro e avrebbe deciso di salire sulla vettura pochi minuti prima. Al vaglio degli inquirenti dovrà essere passata anche la testimonianza della mamma del piccolo Manuel, al momento dello schianto alla guida della Smart. Intanto i legali di Matteo Di Pietro, nella giornata di ieri, hanno contrattaccato asserendo che la responsabilità primaria del dramma sarebbe da attribuire proprio alla conducente della Smart che non avrebbe rispettato la precedenza.
Causò la morte dei figli: condannato il padre
Un uomo di 38 anni originario di Partinico, in provincia di Palermo, è stato condannato a 4 anni e 8 mesi per duplice omicidio stradale. L’uomo, alla guida della sua Bmw 320, causò la morte dei suoi due figli di 13 e 9 anni in quanto sfrecciava a 140 km/h e nel mentre si riprendeva col telefonino in diretta su Facebook.
La sentenza è stata deliberata con il rito abbreviato dal Gup del tribunale di Trapani. La moglie del 38enne, già divorziata, non ha voluto alcun risarcimento in quanto già indennizzata dalla compagnia di assicurazione.