Silvano Toti Globe Theatre presenta i moderni Romeo e Giulietta
Ieri, 8 luglio 2014, è iniziata la stagione al Silvano Toti Globe Theater presso Villa Borghese
Il teatro elisabettiano, fondato nel 2003 dall’associazione Silvano Toti e gemellato con il Globe Theatre di Londra, ogni estate ospita la programmazione delle maggiori opere Sheckspiriane in un ambiente di chiara impronta inglese. Forse non tutti sanno che la progettazione del teatro elisabettiano a pianta tonda fu ideato per rendere partecipe lo spettatore il più possibile proiettandolo praticamente all’interno della scena recitata e consentire una buona visuale da ogni punto degli spalti. Lo scopo è stato pienamente raggiunto e durante la recitazione si ha la netta sensazione di essere protagonisti insieme agli attori.
Quest’anno la direzione artistica, affidata al grande Gigi Proietti, ha optato per la messa in scena di Romeo e Giulietta, opera romantica e tragica per eccellenza, a cui è stato affidato l’esordio della stagione.
Tutti sono a conoscenza dello svolgimento e soprattutto dell’epilogo della storia. Due ragazzi, appartenenti a famiglie rivali, si innamorano. Un amore tormentano e non accettato dalle famiglie che portano i due giovani ad una scelta drammatica ma l’unica possibile per poter vivere il loro amore per sempre e in libertà, la morte.
Fin qui nulla da eccepire. Ma se la storia venisse interpretata in chiave moderna? Già un famoso film, interpretato da Leonardo di Caprio, aveva tentato di riproporre la favola in uno scenario attuale e una Los Angeles che faceva da sfondo alla vicenda narrata. In questo caso l’interpretazione è moderna ma vissuta come in un sogno.
Ed è così che gli amici di Mercuzio diventano dei rapper e Giulietta, ragazza di buona famiglia, è una rocker. Ma il primo sguardo d’amore catapulterà i due amanti nella Verona del passato creando un legame inscindibile tra presente e passato, come l’amore che lega i due giovani.
Questa nuova interpretazione della storia è stata ispirata, come si legge nel comunicato ufficiale, da una voglia di “guardare indietro, cambiare prospettiva, qualche volta tornare sui propri passi. Nel caso di un testo, il ritorno è una possibilità per rivedere e sviluppare intuizioni e pensieri rimasti inespressi, scartati a favore di altri per mancanza di sintonie, di tempo, di coraggio”.
Se questo coraggio sarà premiato solo il pubblico presente potrà dirlo sicuramente, e il cambiamento è stato notato. E dopotutto, chi non ha mai sognato un amore talmente grande da superare le barriere del tempo e dello spazio, estremamente profondo arrestabile solo con la morte? Romeo e Giulietta è una storia che non stanca mai in qualsiasi modo o epoca la si voglia vedere e ambientare.
La compagnia sarà impegnata fino al 3 agosto con la rappresentazione di Romeo e Giulietta, dopodiché la programmazione prevede dal 6 al 17 Agosto Sogno di una notte di mezza estate, dal 22 agosto al 7 settembre Molto rumore per nulla, l’11 settembre Pene d’amor perdute, per poi concludere la stagione con lo Shakespeare Fest organizzato in occasione dei 450 anni dalla nascita dell’autore inglese.