Sindaco di Roma, i primi sondaggi. Michetti: “Vogliono minare mio onore”
È il nome di Michetti, candidato sindaco di Roma, in testa ai primi pronostici. Intanto è polemica su uno dei suoi titoli: quello di Prof.
In vista delle elezioni amministrative a Roma, emergono i primi sondaggi politici che vedono il più quotato Michetti con il 35%, Gualtieri al 33% mentre la Raggi non passa la sufficienza. Ma si tratta di pronostici che potrebbero essere distanti dal risultato effettivo delle elezioni del prossimo autunno. Sta per partire la campagna elettorale e i sondaggi cominciano a tracciare i primi scenari nel panorama politico capitolino. Centrodestra e Centrosinistra quasi a pari merito, in netto vantaggio rispetto al Movimento 5 Stelle, che rimane indietro.
Enrico Michetti, nome scelto come candidato da Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia è quotato tra il 33-37%, seguito da Roberto Gualtieri, ex Ministro dell’Economia e Finanza, che porta il Centrosinistra tra il 31-35%. La Sindaca di Roma Virginia Raggi per il primo sondaggio raggiunge soltanto il 14-16%. Indietro anche Carlo Calenda, leader di Azione, che si attesta tra il 12-14% dei voti.
Enrico Michetti, candidato sindaco per il Centrodestra, tra polemiche e discussioni
In particolare, è il nome del candidato che attualmente, secondo il sondaggio condotto da Demoskopica, ha la meglio, Enrico Michetti, che ha sollevato commenti, polemiche e discussioni nei confronti della sua persona e della campagna elettorale che porterà avanti.
Il caso del titolo di “professore”
Al suo nome è spesso accostato il termine “professore”, dato che Michetti è professore all’università di Cassino. I suoi numerosi titoli (Cav. Avv. Prof.) sarebbero proprio quelli che hanno permesso all’esponente di raggiungere la posizione in cui si trova, e di ambire a quella di Primo Cittadino di Roma. È degli ultimi giorni però la notizia che il candidato avrebbe abusato di tale titolo, andando anche incontro al “delitto contro la fede pubblica”.
Enrico Michetti, infatti, lavora come professore presso l’Università di Cassino, ove però non risulterebbe professore ordinario, ma docente a contratto. Il candidato, ribadiscono i più, sarebbe quindi sì docente, ma non professore. Titolo che quindi non gli spetterebbe, ma che egli stesso avrebbe utilizzato più volte nel suo curriculum.
Le polemiche nei confronti della sua persona non si sono fermate a questo. Goffredo Bettini in un’intervista di pochi giorni fa rilasciata al Foglio, definiva con termini pesanti la politica del candidato sindaco, in particolare citando le sue parole, quella di un “populismo straccione”. Ma Michetti è stato attaccato su più fronti, e non soltanto in casa PD. Carlo Calenda aveva commentato, criticandolo, il servizio televisivo a lui dedicato, “un servizio fazioso” lo aveva definito. Ciliegina sulla torta, i suoi riferimenti alla Roma antica, dei grandi Imperatori e dei grandi Papi, punto forte della sua campagna elettorale, presi di mira da nuove ondate di polemiche.
Michetti risponde:
Così il candidato sindaco per il Centrodestra ha reagito, rispondendo a questi commenti a Radio Radio. Dei commenti generati da una agguerrita “macchina del fango“, che forse vede in lui una possibile minaccia. Michetti ha poi ribadito la volontà di portare avanti una campagna in cui non c’è spazio per odio e mancanze di rispetto. “Questa gente cerca di parlare male degli altri per minarne l’onore, il decoro, la reputazione – ha affermato – le tre cose che per me sono più importanti”. Ma, allo stesso tempo, “tutto si potrà dire, l’idea di tutti è da rispettare, noi andiamo avanti”.